Stregato dalle bellissime foto del restyling appena completato, mi sono recato ad ammirare la rinnovata piazza Cavour di San Casciano.
Nel frattempo però, della bellezza intravista nelle foto del vostro servizio è rimasto ben poco, con la piazza che è tornata ad essere un parcheggio (per una ventina di auto appena), piuttosto che accogliere delle panchine, delle famiglie a passeggio e un bel dehor.
# San Casciano, lavori finiti (in anticipo di un mese): ecco il nuovo volto di piazza Cavour
 Tra l’altro, per entrare ed uscire da questo parcheggio, ogni ora di decine di auto (molte delle quali non trovano comunque posto) attraversano il cuore del nostro piccolo e bellissimo centro storico.
Lasciata la piazza/parcheggio, le auto transitano per una via stretta (via del Cassero) sprovvista di marciapiede e sulla quale si affacciano numerosi servizi.
Passato il segnale di Stop (quasi invisibile) all’incrocio con via Roma, non senza qualche pericolo per i pedoni che dal teatro, la biblioteca e la scuola di musica si dirigono verso il centro, le auto costeggiano le nostre preziosissime (e bellissime!) mura medioevali e gli ingressi al museo, all’arena e al giardino della biblioteca.
Si insinuano poi nella strettissima via della Volta, incrociando il camminamento che da Piazza della Repubblica e Piazza delle Erbe porta su Via Roma, rigorosamente sprovvisto di strisce.Â
Il tutto per soli 20 posti auto e a poche decine di metri da ampi parcheggi (Chisci, Stianti, Garibaldi).
Ma possibile che in un’epoca nella quale ci riempiamo la bocca di termini quali sostenibilitĂ , transizione ecologica, paesaggio e qualitĂ della vita, non si riesca ad immaginare un destino diverso (ed una destinazione diversa) per una bella piazza appena rinnovata?
Possibile che non si riesca a liberare dal traffico una fetta così significativa e frequentata del nostro bel centro storico?
Quale impatto positivo potranno mai avere quei 20 posti auto sull’economia del nostro paese per giustificare tutto questo? Se le auto lasciassero spazio ai pedoni, a panchine e a qualche dehor, i benefici (ambientali, sociali ed anche economici) sarebbero sicuramente superiori.
Grazie.
Andrea Rossi
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