RADDA IN CHIANTI – Ieri, mercoledì 25 agosto, le squadre di ricerca dei volontari de La Racchetta di Radda in Chianti, di Gaiole, con la partecipazione e il coordinamento dei Vigili del Fuoco e della Polizia, sono state impegnate, fin dalle 20, nelle operazioni di ricerca della donna di 90 anni scomparsa a Radda in Chianti.
“Non se avevano notizie dalla mattina”. Così racconta Lorenzo Bini, volontario e responsabile operativo della sezione La Racchetta di Radda.
“La figlia aveva avuto l’ultimo contatto telefonico con la donna, che vive sola, la mattina intorno alle 8. E’ stato ritrovato il pranzo ancora da cucinare, quindi si presume che l’allontanamento fosse avvenuto fin dalle prime ore della mattina stessa”.
“I familiari – spiega Bini – ci hanno subito fatto presente che la donna aveva problemi di deambulazione, camminava poco e con l’aiuto di un bastone. Inoltre, negli ultimi giorni, aveva dato segno di avere qualche disturbo di memoria. Dunque ci siamo subito preoccupati molto anche per il fatto che stava calando la notte”.
“La zona intorno a casa è stata subito battuta a tappeto. Oltre a noi volontari erano presenti i Vigili del Fuoco con una squadra di cinofili”.
“Verso le 3 di notte, quando stavamo per sospendere le operazioni di ricerca in quella zona specifica, – racconta Bini – un volontario de La Racchetta e due vigili del fuoco, hanno sentito dei lamenti in lontananza. Si sono precipitati e hanno trovato la donna in una oliveta a 2 km dalla sua abitazione. Stava bene ma in stato confusionale”.
“E’ andato tutto bene – osserva Bini – e siamo soddisfatti per la buona attività e il coordinamento messo in campo, che ci ha tenuti impegnati in questa operazione di ritrovamento e soccorso. Una grande emozione poter arrivare ad un lieto fine”.
“Ci tengo a ricordare che La Racchetta è un’associazione di volontariato attiva nel settore antincendi boschivi, protezione civile e servizi di pubblica utilità. Per questo, colgo l’occasione, come responsabile della sezione di Radda, per fare un appello a chiunque, soprattutto tra i giovani, si volesse avvicinare a questo mondo del volontariato”.
“Nella sezione di Radda in Chianti – spiega Bini – siamo 32 volontari, uomini e donne. Ben vengano quindi altre persone volenterose, soprattutto in un momento storico come questo dove, al rischio di incendi boschivi e alluvioni, lavoriamo anche per servizi di protezione civile”.
“Per diventare un volontario – conclude – è sufficiente essere maggiorenni e presentare la propria richiesta. Verranno poi fatti dei corsi specifici per essere preparati nei casi delle emergenze su cui veniamo chiamati ad intervenire. Ci occupiamo principalmente degli incendi boschivi e di tutti quegli interventi di emergenza legati al meteo, come le alluvioni o allerte per neve e ghiaccio. Facciamo ricerca di persone scomparse e servizi di protezione civile”.
“Il territorio ha bisogno di volontari, capaci e appassionati, affinché, anche una vicenda come quella di ieri della donna scomparsa a Radda, possano avere un lieto fine”.
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