SAN CASCIANO – E’ venuto a mancare all’età di 84 anni Dino Bandinelli, persona stimata e conosciuta a San Casciano. Risiedeva in via Borgo Sarchiani dove per anni ha lavorato da artigiano, come fresatore meccanico.
"La mia vita è in mezzo alle macchine, il lavoro è la mia vita". Furono queste le parole di Dino quando, nel novembre 2005, andammo a trovarlo dopo che Confartigianato lo premiò con il Fiorino d’Oro e il diploma d’anzianità artigiana come Maestro di bottega esercente il mestiere di meccanico.
Purtroppo non andò a ritirare il Fiorino d’Oro e il diploma poiché da tempo aveva programmato una gita all’estero, così a presenziare alla cerimonia in Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento delegò il figlio Francesco.
Oltre al lavoro però Dino aveva una grande passione per la musica, e fino a quando ha potuto ha suonato il “bombardino” nella banda musicale “Oreste Carlini” di San Casciano.
Un uomo di tante energie, tanto che nel ’46, mentre piano piano l’Italia si rialzava dall’atrocità della guerra e tra le tante attività, ripresero le proiezioni cinematografiche al cinema “Michelangelo” in piazza Cavour.
E dietro il proiettore cinematografico ad arco voltaico c’era lui, Dino Bandinelli: "Dopo le tante ore di lavoro- ci raccontò ancora Dino quando alcuni anni fa lo immortalammo dietro quel proiettore oggi all’ingresso del cinema teatro Everest al circolo Acli – dopo cena mi mettevo dietro a quella macchina “infernale” dovendo fare la massima attenzione in quanto era facile che la pellicola di celluloide prendesse fuoco".
Lo fece fino al 1975. Una volta in pensione parte della sua officina fu divisa con l’attività del figlio Paolo, conosciutissimo medico veterinario, lasciandosi però lo spazio per le sue macchine.
In mezzo ai suoi progetti, ai suoi trucioli in ferro, indossando la classica spolverina blu, ogni tanto riaccendeva quei macchinari: a lui bastava sentire il suo rumore, era tutta la sua vita.
I funerali si svolgeranno martedì 7 gennaio alle 10 nella Propositura Collegiata di San Cassiano in piazza Cavour.
di Antonio Taddei
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