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martedì 15 Ottobre 2024
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    Ai vandali si risponde con la bellezza: ripiantato al Parco del Poggione il ciliegio in memoria di Daniele Bandinelli

    "Dinu" (così lo conoscevano in tanti) è scomparso nel settembre 2019. L'albero in sua memoria era stato distrutto più volte: oggi è tornato, ancora una volta, al suo posto

    SAN CASCIANO – Prima nell’agosto 2020. Poi nel luglio 2023. L’albero, un ciliegio, piantato al Parco del Poggione, a San Casciano, in memoria di Daniele Bandinelli, detto “Dinu”, scomparso il 15 settembre 2019 a 48 anni, era stato vandalizzato, brutalizzato, distrutto.

    Inutile spiegare il dolore e la rabbia provocati da gesti del genere. In familiari, amici, in tutta la comunità sancascianese.

    Che però non si è data per vinta. E a questi gesti ha risposto con la bellezza. Grazie anche a La Racchetta di San Casciano, che lì al Poggione ha la sua sede.

    Così stamani, sabato 23 marzo, in tanti (familiari, amici, volontari de La Racchetta, istituzioni) si sono ritrovati nella collinetta dietro al palco.

    Dove l’associazione gialloverde ha provveduto a ripiantare il ciliegio, corredato da una targa: “Per Daniele Bandinelli (DINU) – In ricordo di un caro amico”.

    Daniele Bandinelli, detto “Dinu”: è scomparso nel settembre 2019, aveva 48 anni

    “Siamo qui – ha detto il sindaco, Roberto Ciappi – per un gesto che ci ricorda una persona a cui abbiamo voluto bene in tanti. Una persona appassionata in tante attività, nelle quali coinvolgeva anche altri”.

    “E lo faceva – ha proseguito ricordando una delle caratteristiche indelebili di Daniele – incredibilmente senza parlare. Era illuminante nel suo silenzio. Sceglieva quello che voleva dire in modo selettivo”.

    “Faceva le cose con calma – detto ancora il primo cittadino – e con la consapevolezza di ciò che faceva, capace nella sua umiltà”.

    “Ripiantiamo un albero – ha aggiunto – che ci ricorda il ciclo delle stagioni. E lo ripiantiamo qui al Poggione, un luogo a lui caro e caro a tanti di noi. Ringrazio gli amici, la famiglia e La Racchetta”.

    “Questo – ha concluso – non deve essere un giorno triste, ma anche un giorno di gioia. In cui ognuno di noi mette in alto il ricordo di Daniele”. 

    “Io Daniele non lo conoscevo – ha detto Franco Fantappiè, presidente de La Racchetta San Casciano, con la commozione nella voce – ma sentendo quello che ha detto il sindaco, o le persone che gli volevano bene, mi sembra di conoscerlo”.

    “Come associazione – ha concluso – abbiamo voluto rimettere questo albero. E’ stata una iniziativa dei giovani de La Racchetta (con l’organizzazione di Lorenzo Splendorini, n.d.r.), che abbiamo appoggiato con entusiasmo. E’ una cosa che abbiamo fatto con il cuore”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA 

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