SAN CASCIANO – Era il 21 gennaio quando pubblicavamo sul Gazzettino del Chianti la lettera di una mamma che si lamentava per l’occupazione, da parte di chi non ne aveva diritto, dello spazio auto “rosa” in viale Europa, presso il supermercato Coop di San Casciano.
Istituito proprio per facilitare donne in gravidanza, o genitori con bambini piccoli, quando si recano a fare la spesa.
Un posto auto diventato ormai una sorta di “teatro” per conflitti quotidiani: fra chi arriva con bimbi piccoli a bordo e vorrebbe, giustamente, servirsene.
“Parcheggi rosa alla Coop di San Casciano sempre occupati da persone over 60: e io da neo mamma…”
E chi invece fa finta di nulla e parcheggia come se quella segnaletica rosa… non esistesse.
La segnaletica verticale recita così: “Invitiamo a lasciare la disponibilità di questo spazio alle donne in dolce attesa e ai neogenitori”.
L’ultimo… caso
L’ultimo caso che ci è stato raccontato, dal babbo di due bambini di due e sei anni, che insieme alla suocera era andato a fare la spesa al supermercato Coop, risale a sabato 8 febbraio.
“Ero andato a fare la spesa – inizia il racconto dell’uomo, portando con me mia suocera e i bambini, di due e sei anni. Quando siamo arrivati a parcheggiare in quello spazio, dal quale stava venendo via una donna, ecco che un uomo, di circa 60 anni, ha iniziato a pretendere di metterci l’auto”.
“Questa persona – prosegue il racconto – non è nuova a scenate del genere, mi era già capitato di vederla “in azione”. Non intendeva ragione: non aveva bambini a bordo, ma voleva parcheggiarci in tutti i modi”.
“Nel momento in cui ho parcheggiato lì la mia auto – continua il racconto – lui è sceso dalla sua ed ha iniziato a urlare. C’è mancato pochissimo che venissimo alle mani. Non accettava la priorità, minacciava di chiamare i vigili (ovviamente gli ho detto di farlo), faceva le foto alla mia auto. Il tutto, incurante dello sdegno delle persone intorno”.
“E’ finita che ho chiamato i carabinieri – conclude l’uomo – ma i bambini in auto avevano iniziato a piangere, così sono andato via e non ho fatto neanche la spesa. Lui non l’ha parcheggiata lì, perché di fronte allo sdegno di tutti lì intorno, l’ha messa da un’altra parte”.
Cosa dice la legge
Il codice della strada aggiornato, nel suo articolo 188 bis, “Sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni”, dice questo.
1. Per la sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni gli enti proprietari della strada possono allestire spazi per la sosta, mediante la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di tali soggetti secondo le modalità stabilite nel regolamento.
2. Per usufruire delle strutture di cui al comma 1, le donne in stato di gravidanza o i genitori con un bambino di età non superiore a due anni sono autorizzati dal comune di residenza, nei casi e con le modalità, relativi al rilascio del permesso rosa, stabiliti dal regolamento.
3. Chiunque usufruisce delle strutture di cui al comma 1, senza avere l’autorizzazione prescritta dal comma 2 , o ne fa uso improprio è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 87 a euro 344.
4. Chiunque, pur avendone diritto, usa delle strutture di cui al comma 1 non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell’autorizzazione prescritta dal comma 2, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 42 a euro 173.
Non abbiamo trovato (e vi possiamo assicurare di averla cercata a lungo…) l’ordinanza che istituisce questo spazio in viale Europa, ma ne abbiamo trovata una per uno spazio “gemello” istituito presso il presidio della Asl in via del Cassero, sempre a San Casciano.
Spazio istituito, si legge nell’ordinanza, proprio in riferimento al decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121, convertito in legge 9 novembre 2021, n. 156, che modifica il Codice della Strada con l’introduzione del nuovo articolo 188-bis, “Sosta dei veicoli al servizio delle donne
in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni”.
Se, quindi, lo spazio in viale Europa avesse lo stesso tipo di istituzione, la sua regolamentazione è quella relativa a questo articolo del codice della strada, con possibilità di multe ai trasgressori.
Se invece, essendo stato istituito prima della modica del CdS, come una sorta di “invito” a lasciar libero quello spazio (come si evince anche dalla segnaletica verticale) ma non fossero stati fatti passaggi ufficiali (con la relativa ordinanza), allora si rimarrebbe (per quanto riguarda il rispetto) nell’ambito della semplice… buona educazione.
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