SAN CASCIANO – Quello di Elena Bandinelli è il racconto di un incidente stradale che l'ha vista, suo malgrado, protagonista.
Che non la vede certo contenta di aver preso torto al cento per cento (e su questo sarà un percorso legale a stabilire se la valutazione effettuata dalla polizia locale sia giusta, lei sta cercando anche testimoni dello scontro, chi volesse contattarla la trova qui: 3338948522, birba6776@gmail.com) perché, come ci spiegherà, l'impatto è avvenuto a uno stop con scarsissima visibilità.
E l'auto che l'ha colpita, pur essendo la sua con le ruote oltre la linea dello stop, andava (secondo lei) a velocità ben superiore dei limiti in quel tratto.
Ma andiamo per ordine. Quella che leggerete è, ovviamente, la sua versione dei fatti. Che però, in quanto a interesse pubblico, rimarca la pericolosità di un incrocio che ha bisogno, quantomeno, di una… controllata.
"Il 24 gennaio – ci spiega Elena – ho avuto un incidente stradale piuttosto grave allo stop di via Borromeo con via Terracini. Erano le 7.30 e stavo andando al lavoro: quello stop è pericolosissimo, in quanto bisogna uscire col muso della macchina per vedere se arriva qualcuno. C'è uno specchio, ma non riflette… un accidente".
"Ero ferma allo stop – prosegue – con le sole ruote anteriori fuori dalla riga bianca, quando un Fiat Doblò che veniva ad alta velocità mi ha sbattuto contro violentemente e trascinato giù. La macchina, una Fiat Punto, ha un danno grosso alla parte anteriore sinistra (stimato in circa 4.000 euro), e io ho battuto la testa molto forte, per cui sono andata poi in ospedale (senza ambulanza)".
L'AUTO DI ELENA – Questi i danni sul mezzo
"La polizia municipale – continua Elena – da me chiamata perché i veicoli ingombravano totalmente la strada, e il mio doveva essere rimosso dal carroattrezzi, ha fatto a me la multa per aver bucato lo stop, mi ha tolto 6 punti dalla patente, e dà la colpa intera a me (la multa non mi è ancora pervenuta)".
"Mi hanno detto – evidenzia – che da sopralluoghi risulta che la visibilità a quello stop è "perfetta". Sono tornata dai vigili, su appuntamento, per integrare la mia dichiarazione, perché al momento dell'incidente ero sotto shock e mi girava la testa moltissimo. Mi hanno confermato la mia totale responsabilità, e non hanno fatto nessuna multa al veicolo che veniva da sinistra e che mi ha colplto. L'autista era un ragazzo albanese a cui, per l'impatto, è scoppiato anche l'airbag. C'era un secondo ragazzo, penso albanese anche lui, sul Doblò al momento dell'incidente, ma poi è scomparso, ovvero io non l'ho visto andare via".
"La persona che mi ha travolto – precisa Elena – è stata molto gentile, ma non ha ammesso di andare veloce. Ho controllato la segnaletica stradale su via Terracini: il limite è 50 km/h, ci sono due cartelli di pericolo che segnalano l'immissione di due strade da destra, e un dosso. Lui andava velocissimo, perché io non ho potuto fare retromarcia (benché ci abbia provato), e ho dovuto stare lì ferma a aspettare la botta, in quanto da destra (cioè dal Borromeo di sotto) proveniva un'altra macchina, che non si è fermata".
"Il mio meccanico – dice a questo proposito – che ha il veicolo per la riparazione, mi ha confermato che la collisione è stata per forza con una macchina che veniva forte, perché io ero ferma. Ho il dispositivo dell'assicurazione Unipol sul motore, che può confermare che la mia velocità al momento dell'impatto era di 0 km/h. Sono passate molte macchine, nessuno si è fermato ad aiutarci. Io sono rimasta bloccata dentro perché lo sportello non si apriva e ho aspettato un buon minuto ad uscire, ma nessuno è venuto ad aiutarmi".
I DANNI – Sul mezzo di Elena Bandinelli
"Solo una signora – tiene a dire – è poi uscita di casa avendo sentito la botta, e mi ha chiesto se stavo bene. Mi ha riferito di aver visto altre persone venire giù per vedere ma io, in stato di confusione, non ho visto nessuno. Non ci sono testimoni, purtroppo".
"Sono molto arrabbiata – sottolinea Elena – perché la polizia municipale ha visto il danno, ha visto che stavo male, e nonostante tutto si ostina a dare a me tutta la colpa, e a dire che quello stop ha visibilità perfetta. Io ho parlato con varie persone che abitano in via Borromeo, e tutti hanno confermato che a quello stop, se non ti sporgi col muso della macchina, non puoi vedere chi arriva".
"Racconto tutto questo – conclude Elena – non tanto per me stessa, ma perché vorrei che crescesse l'attenzione verso quel particolare incrocio, già luogo di incidenti, e pericolo forte per i cittadini di San Casciano. E soprattutto per chi lo percorre ogni giorno abitando in via Borromeo".
di Matteo Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA