CERBAIA (SAN CASCIANO) – Lei si chiama Elena Ceccherini, detta Nenaluna. Vive a Cerbaia, dove sabato 6 aprile (ore 17, circolo Arci Babilonia, via Bini Smaghi 25) vivrà un momento davvero emozionante.
Si presenterà infatti il suo libro, “Reiki e mani sonore”, “in cui racconto – ci dice – la mia esperienza nell’incontro con il Reiki (lei è iscritta SIAF Italia n. TO2486-OP, professionista disciplinata ai sensi della legge 04/2013, n.d.r.) che mi ha portata a volermi bene (più bene) nonostante tutto… nonostante tutte le difficoltà che ho incontrato. Mi ha aiutata a rendermi consapevole che potevo chiedere e desiderare e, soprattutto, che potevo esserne degna”.
Di cosa si occupa nella vita?
“Oltre ad avere un normalissimo lavoro impiegatizio, nel mio tempo libero mi occupo di tutto ciò che riguarda la crescita personale e l’impiego di tecniche olistiche per la canalizzazione dell’energia universale. Ho ricevuto l’attestato di Operatore Olistico a indirizzo Sonoro Vibrazionale dopo aver frequentato l’anno accademico 2016/2017 presso l’ente formativo OM Resonance a Rufina. E’ lì che ho conosciuto e imparato la disciplina del Reiki del Maestro Mikao Usui. Fin da subito ha fatto parte di me, rendendomi più consapevole della consistenza della mia energia. Questo è stato l’inizio della mia grande avventura che mi ha condotta a scoprire che anche un inizio poteva diventare un primo traguardo. Il mio cammino poi è continuato nel tempo fino a farmi diventare Master Reiki nel luglio del 2020. Attraverso esperienze personali, sono riuscita a unire il canto al Reiki, accompagnandolo con il tamburo sciamanico e rendendolo parte integrante soprattutto negli incontri di meditazione di gruppo. Quello che all’inizio mi impauriva solo a pensarlo, adesso è diventato quasi essenziale. Noi siamo fatti di suono, noi siamo “suono puro”, siamo vibrazione pura. Il primo suono che sente la nostra anima è quello del cuore che batte. Niente in noi produce silenzio. La voce diventa la manifestazione di ciò che siamo e il suono e il canto, diventano la massima espressione del contatto con le nostre emozioni. Se volete saperne di più, visitate il mio sito www.nenaluna.it dove trovate anche tutti i miei contatti”.
Perché ha sentito l’esigenza di scrivere questo libro?
“Questo manoscritto è nato nel 2018, a termine del percorso formativo, presentandolo come elaborato per l’esame finale. Come argomento, ho scelto di raccontare il mio incontro con il Reiki raccontandolo come se fosse stato un viaggio vero e proprio, un viaggio interiore. Racconto la mia esperienza e l’impatto che ha avuto su me stessa, attraverso anche la conoscenza del funzionamento del nostro campo energetico. La sua pubblicazione invece è avvenuta a fine del 2023, dopo che ho avuto la fortuna di conoscere lo scrittore Wil H.B., attraverso al sua pagina Facebook “WÀS Editor”. Dopo aver partecipato su invito ad alcune sue dirette on line, ho avuto l’occasione di farglielo leggere e gli è piaciuto subito. E’ nata una collaborazione e, al mio manoscritto, lui ha dato la veste di un libro! Lo ha editato e curato fino alla pubblicazione. E’ stato lui che mi ha fatto credere che tutto questo poteva essere possibile!”.
Quale la sua caratteristica principale, il suo “filo rosso”?
“In questo libro racconto la mia esperienza nell’incontro con il Reiki che mi ha portata a conoscermi sotto tanti aspetti, e a volermi bene nonostante tutte le mancanze, le difficoltà e i dolori che potessi aver incontrato nella vita. Mi ha aiutata a rendermi consapevole che potevo chiedere e desiderare e, soprattutto, che potevo esserne degna. Quando penso al Reiki, penso alla circolarità del gesto d’amore: per donare bisogna saper ricevere e per ricevere bisogna saper donare. Chi canalizza e dona Reiki, sarà in grado di donare con amore quando capirà che il primo passo importante è il permettersi di ricevere, cioè volersi bene e aver fiducia in se stessi. La persona che riceve Reiki sarà in grado di ricevere con amore, quando capirà che il suo primo passo importante è il permettersi di donare, cioè il “donarsi”, il volersi bene, il sentirsene degno. Questo scambio di energia avviene con la piena consapevolezza del gesto d’amore dei due passaggi. Tutto parte dal volersi bene, tutto parte dal cuore. Tutto parte da lì!”.
Cosa si augura per… il futuro?
“Mi auguro di continuare a desiderare e a camminare con l’anima… perché desiderare e camminare ti portano sempre lontano ma mai lontano da te stesso. È stato importante aver avuto il desiderio di intraprendere un cammino, di aver scelto con il cuore per dare un senso a ciò che provavo e a ciò che sentivo. Ho imparato che, per rinascere, bisogna anche avere il coraggio di lasciar andare tutto ciò che non fa più parte di te. Mi auguro di non aver più paura di essere quella che sono. Mi auguro di avere sempre fiducia e curiosità nei confronti della vita”.
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