MERCATALE (SAN CASCIANO) – Alessandro Lavacchi, detto “Budo”, classe 1945, dopo anni di lavoro passati tra cavi e fili elettrici, attualmente è un ex elettricista in pensione, che si gode il tempo libero e ne dedica una buona parte al suo più grande hobby: i libri.
Libri che Alessandro non è interessato tanto a leggere (“anche se la lettura – ci dice – è stata ed è uno dei miei passatempi preferiti” ), quanto a collezionare.
Dal 1992, infatti, impegna tempo, passione ed energie alla ricerca di libri (ma anche giornali e riviste) che mancano alla sua collezione.
Due i risultati della sua ricerca: il primo è che attualmente la sua “libreria personale” conta un numero esorbitante di 46.500 pezzi. Il secondo, piuttosto prevedibile e inevitabile, ci mostra la sua casa letteralmente invasa dai libri.
A primo impatto, chiunque entri per la prima volta in casa di Alessandro, dopo aver varcato la soglia d'ingresso, avvertirà come un senso di stupore e meraviglia a ciò che si troverà davanti agli occhi.
Di quello che un tempo era il corridoio d'ingresso rimane un sentiero scavato tra altissime pile e pile di libri, ammucchiati ordinatamente gli uni sopra gli altri lungo tutte le pareti, che proseguono attraverso le scale al piano superiore.
Siamo rimasti ancor più affascinati quando, dopo aver sorpassato l'ingresso, stando attenti a non inciampare tra una pila e l'altra, Alessandro ci ha introdotto nel salotto.
Il “salotto” di casa Lavacchi, per quanto il nome possa ricordare uno spazio arioso con un divano o una poltrona dove ci si può accomodare e qualche mobile intorno magari, è uno spazio in cui i libri regnano sovrani.
La stanza è a ogni angolo, a ogni lato, su quasi tutta la superficie interna ricoperta da montagne, cumuli, pile di libri, libri, libri e ancora libri!
Rimane sgombra solo la ristretta area intorno al computer, dove Alessandro, occhi puntati sullo schermo del suo PC, controlla e aggiorna meticolosamente il catalogo complessivo dei pezzi della sua collezione.
Accomodati un po' in bilico su una piccola pila di romanzi, gli chiediamo qualche chiarimento sulla sua sterminata collezione: “Non tutto, ma di tutto” è la sua risposta.
Pezzi letterari (romanzi di vario genere, teatro, esoterismo, magia, poesia e tanto altro ancora dal '700 ai giorni nostri), che “Budo” ha acquistato uno per uno a basso prezzo alle bancarelle dei libri disseminate per le vie del centro di Firenze.
Ci si chiede se effettivamente Alessandro ha letto tutti i suoi 46 500 pezzi da collezione e la sua risposta non tarda a sorprenderci: “Mai chiedere a un collezionista di libri se ha letto tutti i suoi libri. È impossibile che lo abbia fatto”.
“Il piacere per me – sottolinea – che sono un collezionista, non è leggere i libri che possiedo, ma semplicemente trovare e acquistare nuovi pezzi, che mancano alla mia collezione”.
“I miei figli – conclude con un sorriso – Curzio (da Curzio Malaparte, lo scrittore preferito di Alessandro) e il minore Cleandro (nome di uno dei personaggi teatrali della Clizia di Machiavelli), insieme a mia moglie Simonetta, sono molto arrabbiati con me, perché mi dicono che ho invaso casa!”
di Cosimo Ballini
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