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domenica 8 Settembre 2024
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    Cooperazione sanitaria internazionale. Interventi e progetti tra Toscana, Palestina e Israele

    Se ne parla oggi pomeriggio nell'incontro apre la quindicesima edizione della Festa del Volontariato sancascianese, alle ore 18.30 nel Parco Dante Tacci

    SAN CASCIANO – E’ lo stretto legame che intercorre tra solidarietà e cooperazione sanitaria internazionale il tema che si propone di offrire spunti di riflessioni e approfondimenti in occasione della quindicesima edizione della Festa del Volontariato sancascianese.

    Si parlerà di attività ed interventi di cooperazione sanitaria internazionale tra Toscana, Palestina e Israele nel corso dell’incontro pomeridiano che apre la rassegna dedicata alla cultura del volontariato chiantigiano, in programma oggi pomeriggio alle ore 18.30.

    Nell’area del Parco Dante Tacci di San Casciano, dove la festa terrà banco per sei giorni con un ricco programma di eventi, spettacoli e iniziative musicali e non solo, daranno vita ad un interessante confronto il sindaco Roberto Ciappi, l’assessore alla Cooperazione Internazionale Ferdinando Maida.

    E poi l’assessore regionale alla Cooperazione Internazionale Serena Spinelli, il Referente per la Cooperazione Internazionale ASL Toscana Centro Stefano Fusi, la dottoressa Elisa Leo per Medici per i Diritti Umani (MEDU),  la referente di Palestine Children’s Relief Fund Italia (PCRF Italia) Martina Luisi e Gianni Toma in rappresentanza della Cooperazione Sviluppo Paesi Emergenti (COSPE).

    Da anni il Comune di San Casciano è parte attiva nella realizzazione di progetti di cooperazione sanitaria in Palestina, collaborando con MEDU, Regione Toscana ed Azienda Sanitaria, prima come ente capo­fila e negli ultimi anni come partner di progetto.

    “Un impegno che vuol essere un segno tangibile dell’attenzione alla realtà interna­zionale – dichiara l’assessore alla Cooperazione Internazionale Ferdinando Maida – che anche un Comune di medie dimensioni, come il nostro, si sente in dovere di assicurare, nella consapevolezza che tutti gli avvenimenti del pianeta ci riguardano”.

    “Ciò è ancor più vero – riprende – per l’annoso conflitto israelo-palestinese, lontano dal trovare una solu­zione, il cui costo più alto lo paga la popolazione civile e, al suo interno, la par­te più debole”.

    “Un impegno – conclude Maida – che vuole quindi essere parte di un percorso, finalizzato ad offrire un supporto concreto alle popolazioni che hanno bisogno di aiuto, ma anche di crescita e consapevolezza per la nostra comunità che deve continuare a sentirsi responsabile e non indifferente alle necessità di un mondo fragile e complesso”.

    L’accesso all’incontro è consentito solo a chi è munito di Certificazione Verde Covid-19.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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