CHIESANUOVA (SAN CASCIANO) – Interrogazione presentata dalla consigliera comunale di opposizione (gruppo Lega) Benedetta Venezia, sul tema “degrado della frazione di Chiesanuova”, in particolare con riferimento “allo stato della viabilitĂ e dei parcheggi”.
“Sono stata contattata da alcuni cittadini – inizia Venezia – per lo stato di degrado e di abbandono nella frazione di Chiesanuova. A seguito della messa in opera della fibra ottica da parte della ditta competente le strade sono state danneggiate, sia pubbliche che private”.
“Mi è stato riferito – prosegue – che la ditta appaltatrice da novembre non è piĂą tornata per sistemare le strade: l’asfaltatura risulta non essere completata e le parti asfaltate sono indecorose per un Paese civilizzato”.
“In via Brunelleschi – sottolinea – si sono creati avvallamenti e le persone rischiano di cadervi, con responsabilitĂ gravi per l’amministrazione e conseguenti richieste di danni, con aggravio per il bilancio del Comune. Così come il parcheggio è impraticabile”.
“La ditta – continua la sia esposizione la consigliera comunale – ha cementato in alcuni punti anche i bordi privati dei giardini, facendo morire le piante e creando danni”.
“Molti cittadini – sottolinea – hanno allertato, un paio di mesi fa, i vigili urbani perchĂ© fossero effettuati i relativi controlli. Ma la risposta è stata che tutto era regolare”.
“E’ inaccettabile il mancato controllo da parte del Comune – rilancia Venezia – e l’abbandono del cittadino a sĂ© stesso, oltre al fatto che è vergognosa la situazione con i relativi rischi per le persone”.
“Il Comune – conclude – ha il dovere di tutelare i propri cittadini e di controllare lo svolgimento dei lavori da parte delle ditte appaltatrici. E, nel caso di inadempimento e mancato ripristino, emettere sanzioni nei confronti delle aziende, se vi sono violazioni in tal senso”.
Nell’interrogazione Venezia chiede quindi “la motivazione per cui l’amministrazione, conoscendo la situazione, poichĂ© sollecitata dai cittadini in varie occasioni, non abbia provveduto a ripristinare lo stato dei luoghi”.
E, infine, “quale sia l’intenzione dell’amministrazione” e “se è stata inviata alla ditta competente regolare diffida ad adempiere per la risistemazione del manto stradale con conseguente penale per i danni provocati; richiesta che sarebbe doverosa trattandosi di
soldi pubblici”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA