MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – Lo scorso anno i montigiani non hanno potuto passare, come di consueto, le loro serate estive al Bar “Il Campino”.
La pandemia ha cancellato quei dopo cena al fresco, con un caffè, un gelato o una bibita serviti dal piccolo “baretto” al campo sportivo, gestito dell’associazione che si occupa della squadra amatoriale e della gestione del verde pubblico (e non solo) in paese.
Ma, come si deve fare in questi casi, le difficoltà si superano… rilanciando.
E così, da un prefabbricato donato, da una cucina dismessa, è nata l’idea di farlo tutto nuovo quel piccolo baretto.
E sono serviti tempo, passione, ingegno, tanta dediazione, un po’ di estro, per arrivare al risultato (splendido) inaugurato ieri, giovedì 1 luglio.
Alla presenza, fra gli altri, del parroco, don Rosario Landrini, del presidente dell’associazione Silvano Giuntini, di tanti montigiani venuti con il sorriso stampato in volto.
Sì, perché da ieri al “Campino” si torna a vivere l’estate (con tutti gli accorgimenti del caso di questo periodo), con le aperture serali al fresco.
E non ce ne vorranno i tanti che hanno dato una mano alla sua realizzazione, ma anche in questo caso (come in molti altri) in paese si deve dire grazie soprattutto a due persone, Paolo Ermini e Gabriele Sani.
Che in questa impresa sono stati in prima fila, come capita spesso del resto: dal restauro del monumento ai caduti alle recenti sistemazioni, con colorazioni “a tema”, delle panchine in legno della piazza del paese.
E allora grazie a tutti. Grazie all’associazione montigiana. Grazie a chi si impegna per far vivere il paese, i paesi. Grazie.
Da oggi, 2 luglio, e per tutta l’estate, la luce del bar al “Campino” brillerà nelle serate estive.
Con quell’insegna, recuperata dalla vecchia struttura, che racconta chi siamo e dove vogliamo andare. Insieme. Come comunità.
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