LA ROMOLA (SAN CASCIANO) – Fernando Mangone, nato in provincia di Salerno nel 1958, ha abitato a La Romola del 1982 al 1986. All’epoca, nel fiore della sua gioventù “ribelle e nomade”, in un momento artistico straordinario, dipinse moltissime opere.
Erano per lui i primi tempi in cui cercava di vivere grazie alla sua arte. Giovane, simpatico e disponibile con gli abitanti del paese, cominciò a vendere e a barattare i suoi dipinti per avere in cambio bene o servizi per sostenersi.
A volte li scambiava con una cornice, a volte con qualche prodotto dell’orto. A La Romola era un ragazzo molto conosciuto.
Oggi, dopo tanti anni di lavoro, di pellegrinazioni nel mondo e di studio (uscito anche dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze con il massimo dei voti), è considerato dai galleristi e critici d’arte, tra cui Daverio, Carini, Sgarbi, un artista straordinario, di derivazione Espressionista, ai massimi livelli.
Un artista completo sia per i risultati raggiunti, sia per il suo modo di intendere e concepire la vita e i rapporti interpersonali che traduce in opere di rara intensità.
Fernando Mangone oggi è uno degli artisti più ricercati e collaboratore di importati enti ed istituzioni di rilievo internazionale tra cui “Green Peace”, “Amnesty International”, “Stade Kunst”. Negli anni espone a Parigi, Londra, Berlino, Madrid, Roma, Milano dove porta la sua arte nuova, fresca, profonda, emozionante, fatta di colore e fantasia, profondità, frammenti di vita.
Leonardo Matteuzzi, de La Romola, che oggi si sta occupando della ricerca dei dipinti di Mangone sul nostro territorio, tra San Casciano e Firenze, ricorda molto bene l’artista che in quegli anni qui viveva una vita “bohemien”.
“Ero ancora bambino – ci racconta Leonardo – ma ricordo che lo conobbi quando un giorno notai che stava dipingendo la casa di mia nonna nel centro del paese. Mi fermai a guardare e stava colorando la tela con la spatola, una cosa che non avevo mai visto. Mi incuriosii e gli chiesi perché dipingesse così. La risposta è ancora impressa nella mia testa e fu… dipingo così perché col pennello lo sanno fare tutti!”.
“Quando Mangone andò via dal paese – prosegue – io avevo 13 anni. Dopo qualche tempo la sua casa venne svuotata e trovai al cassonetto dei dipinti e dei bozzetti arrotolati. Mi piacquero e li portai a casa”.

“Non ci ho più pensato per anni – continua – ma un paio di mesi fa, mettendo a posto la cantina, ho ritrovato questi dipinti. Incuriosito ho cercato l’artista sui social e gli ho scritto. Incredibilmente Mangone, che poi ho scoperto essere un uomo davvero piacevole e dopo 35 anni ancora affezionatissimo al nostro paese, mi ha risposto”.
“Da lì – racconta ancora Leonardo – è nato questo progetto di ricercare le sue numerose opere, vendute o regalate negli anni ’80, che oggi sicuramente sono ancora sul nostro territorio”.
“Lo scopo per l’artista – spiega ancora Leonardo – è quello di ricercare, fotografare, catalogare le opere dipinte in quegli anni e poi disperse tra La Romola, Cerbaia, San Casciano e paesi limitrofi”.
“In due mesi – aggiunge – da quando Mangone mi ha incaricato di fare questa ricerca, ne abbiamo trovati già 25! Ora che Mangone è un artista molto quotato questi quadri hanno un valore quindi sarebbe importante trovarli, certificarli per poi poterli inserire nel suo catalogo ufficiale di opere”.
“Questa è stata una richiesta dell’artista che attualmente è molto famoso ed espone alla Biennale di Venezia, a Pietrasanta e presto avrà un suo spazio in America. In questo momento – conclude Leonardo – mi occupo di questa ricerca. Dunque, chiunque abbia il dubbio o la certezza di avere un suo dipinto, può mettersi in contatto con me e inviarmi una foto. Far garantire l’autenticità e far rientrare un quadro nel suo catalogo ovviamente può far raggiungere a quella stessa opera un certo valore”.
Indirizzo email di Leonardo Matteuzzi: leo.metteuzzi@gmail.com.
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