SAN CASCIANO – Domenica 6 ottobre durante la Messa Solenne nella chiesa di Santa Maria sul Prato (detta anche della Misericordia), in occasione della festa patronale della Misericordia di San Casciano, si è svolta la vestizione dei nuovi Fratelli.
E’ stato il Provveditore dell’Arciconfraternita Marco Poli a scandire i nomi dei ventitré nuovi Fratelli che alla loro chiamata hanno risposto “Dio rimeriti”. Subito dopo il proposto don Massimiliano Gori ha benedetto le vesti bianche e il Rosario disposti sull’altare, per poi essere consegnati nelle mani dei Fratelli che subito le hanno indossate.
Sono: Daniele, Claudio, Marco, Maria, Lucia, Filippo, Sabrina, Enrico, Maria Chiara, Sandro, Paola, Mattia, Roberto, Alessandro, Maurizio, Daniele, Ilaria, Marco, Ervis, Emilio, Nadia, Lara, Antonella. Entrati ufficialmente a fare parte della Misericordia.
"Dobbiamo dire grazie – ha detto Marco Poli – a questi Fratelli che da oggi fanno parte di questa grande famiglia della Confraternita. Un grazie che va anche a tutti gli altri Fratelli per i tanti servizi che tutti i giorni si prestano a svolgere sulle ambulanze, per i servizi sociali, negli ambulatori specialistici in viale Corsini".
"Ma non dobbiamo dimenticare – ha tenuto a sottolineare – anche chi, avendo superato i limiti di età, non può più svolgere determinati servizi. Ma rimane comunque iscritto a tutti gli effetti all’Arciconfraternita. Un pensiero va anche a tutti quelli che ci hanno lasciato".
A seguire sono state consegnate le pergamene e medaglie per le Benemerenze: sono andate a Andrea Del Mastio, Mauro Marini, Doriano Sandroni, Cosimo Mazzotta, Clara Nencioni, Olga Roaldi.
Alla memoria (hanno ritirato la pergamena i familiari): Raffaello Daddi, Renzo Sordini, Danilo Benelli, Lucia Pescini, Antonietta Chellini.
Alla fine della Messa la festa è proseguita in piazzetta Simone Martini, per la benedizione e il taglio del nastro del nuovo mezzo della Protezione Civile della Misericordia. Durante la mattinata sono stati distribuiti i Panellini benedetti ed ha riscosso il consueto successo la tradizionale vendita dei dolci.
di Antonio Taddei
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