SAN CASCIANO (IMPRUNETA) – Una notizia che sa di buono, che riconcilia con questa estate appena arrivata. Che ci ricorda che il ragionamento vince sempre.
Vi ricordate la storia di Francesco, il ragazzo portatore di handicap al quale la Piscina Aquatica di San Casciano aveva risoosto di non essere in grado, per carenze di personale, di garantire i corsi di nuoto estivi?
La vicenda aveva fatto molto discutere. Da un lato Francesco, la sua famiglia, una comunità schierata. Dall'altro la piscina, che opponeva problematiche oggettive. Magari con scarsa delicatezza ma oggettive.
Oggi la mamma, Carla, ha altri motivi per utilizzare quei social su cui aveva espresso tutta la sua rabbia e frustrazione: "Francesco è felicissimo – dice Carla – Mi sembra giusto comunicarlo a chi ci è stato vicino: ho appena formalizzato l'iscrizione al centro estivo della piscina!".
Spiega che "la società Aquatica ha messo a disposizione un istruttore qualificato che affiancherà Francesco durante l'attività in acqua, permettendogli così di condividere questo momento con gli altri bambini. Riconosco il disagio che questo comporterà a livello organizzativo. Riconosco, e apprezzo lo sforzo".
"Non è stato facile trovare una soluzione – ammette – Come genitori abbiamo chiesto di incontrare il sindaco Massimiliano Pescini, sperando di trovare ciò che lui ci ha confermato: solidarietà, e la conferma che il benessere di Francesco è una priorità".
"Ma poiché io non vedevo comunque la possibilità di risolvere la questione – dice ancora Carla – ho deciso di rinunciare. E qui ho cominciato davvero a stupirmi. Io ho mollato, ma il sindaco e l'assessore Elisabetta Masti no!".
"Hanno portato avanti il dialogo al posto mio – racconta – La grande paura di noi genitori "speciali" è il "Dopo-di-noi". Saranno soprattutto le Istituzioni che dovranno occuparsi di Francesco, un giorno speriamo lontano. Ma sapere che l'istituzione più vicina, chi è alla guida della comunità alla quale mio figlio appartiene fa di tutto per vederlo felice, mi consola molto. E ci fa sentire che non siamo soli".
"Un ringraziamento finale – conclude Carla – anche alla Fondazione ChiantiBanca, che assieme al sindaco, ha avuto un ruolo fondamentale".
di Matteo Pucci
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