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giovedì 25 Aprile 2024
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    “Il Messaggero dei Cinque”: il romanzo di Niccolò Cortini nato nei duri mesi della quarantena per Coronavirus

    Fiaba a sfondo ecologico-spirituale: rivede in chiave fantasy alcuni importanti temi come la lotta al capitalismo “sfrenato”, la sostenibilità ambientale e l'importanza della solidarietà tra i popoli

    SAN CASCIANO – I mesi difficili della quarantena sono stati per molti un’occasione di riflessione e un’opportunità importante di rivedere il passato alla luce di un nuovo presente tutto da realizzare.

    C’è chi, nell’attesa, ha progettato come reinventarsi quando sarebbe arrivato il momento della ripartenza. E chi ancora ha tradotto la riflessione in scrittura creativa per impegnare il proprio tempo.

    Proprio come Niccolò Cortini, 29 anni, mercatalino di origine ma attualmente residente a San Casciano, che dalla quarantena ha tratto ispirazione per il suo primo romanzo, “Il Messaggero dei Cinque”.

    Su un’isola sperduta nel Grande Blu, gli uomini vivono in pace tra loro e in sintonia con la natura, venerando la Felicità e preservando l’equilibrio con il Tutto. Ma un giorno l’arrivo dal cielo di uno straniero che si autoproclamerà Re dell’isola cambierà radicalmente le loro vite.

    La fiaba, a sfondo ecologico-spirituale, rivede in chiave fantasy alcuni importanti temi di attualità come la lotta al capitalismo “sfrenato”, la sostenibilità ambientale e l’importanza della solidarietà tra i popoli.

    In un’intervista esclusiva al Gazzettino del Chianti, Niccolò rivela i segreti della sua storia, autopubblicata lo scorso giugno dallo stesso autore.

    Come è nata l’idea per questa bella fiaba?

    “Diciamo che sono state due le fonti di ispirazione. Per prima una spiegazione dello storico Alessandro Barbero sull’autorità senza limiti dell’imperatore romano inteso come padrone del mondo. Mentre lo ascoltavo mi immaginai la regina di un’isola lontana, che al pari di un imperatore disponeva di poteri sconfinati. E così ha preso forma il personaggio della Regina dell’isola, rappresentante del Tutto. Invece, per quanto riguarda la struttura della storia, la seconda ispirazione è arrivata da un servizio in tv su una tribù dell’Amazzonia che sa contare solo fino a cinque. Da qui il numero cinque si è riproposto nella trama, dalle cinque leggi della Felicità ai cinque Messaggeri dell’isola. Ovviamente anche per il fatto che gli isolani sanno contare solo fino a cinque…”

    A quale pubblico è diretta?

    “Rileggendo la storia ho pensato che fosse più adatta a un pubblico giovane, dai 14 anni in su, perché si tratta di un fantasy rivisitato, in cui sono presenti tematiche più complesse rispetto a quelle tipiche del genere, come la lotta al capitalismo e alle discriminazioni”.

    Sono tante le tematiche di interesse pubblico affrontate nel romanzo, dalla sostenibilità ambientale al riferimento a un capitalismo travolgente… . Se volessimo riassumere in una sola parola il messaggio rivolto al lettore, quale potrebbe essere?

    “Quello che succede sull’isola è una metafora di ciò che accade nella società odierna e il concetto di rispetto è il nodo centrale verso cui convergono le diverse tematiche proposte. Rispetto per l’ambiente, rispetto per gli altri, per le diversità, per punti di vista e di pensiero diversi dai propri. Un rispetto dalle tante sfaccettature che spesso, purtroppo, vediamo venire meno. In questa chiave di lettura l’epidemia in corso e la fase di lockdown conclusa da pochi mesi possono ancora stimolare un ripensamento della situazione attuale, favorire una critica oggettiva dei suoi punti di forza e soprattutto delle sue fragilità, per cercare di raggiungere un nuovo equilibrio”.

    La copertina del libro

    In quale personaggio (o personaggi) si rispecchia il suo autore?

    “Come il protagonista Saviel ricerco la spiritualità, nel senso che mi piace fermarmi a riflettere e pianificare, ascoltare il mio corpo e quello che richiede ogni situazione. Lui è anche un po’ il me che vorrei essere, sempre senza pregiudizi e pronto a lanciarsi alla scoperta di sé e del mondo. Un altro personaggio in cui mi ritrovo molto è il Dottor Mevil, profondo, in continuo cambiamento interiore. Entrambi applichiamo il metodo scientifico e la razionalità, ma manteniamo sempre un contatto con il nostro lato spirituale”.

    Prossimi progetti?

    “Al momento continuo a curare insieme a un gruppo di amici il mio blog letterario, StOrie a catiNeLle, sul quale recensiamo libri, film e serie tv tratte da libri. Con calma se avrò le idee giuste scriverò il secondo capitolo della storia, che narrerà le vicende di Saviel alla scoperta del Nuovo Mondo”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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