SAN CASCIANO – La notte di mercoledì 7 dicembre la comunità di San Casciano è entrata ufficialmente nel clima del Natale.
Dopo le 21.30 nella Propositura Collegiata di San Cassiano il Coro formato dagli adulti, e quello tenerissimo dei bambini diretti da Teresa e Giuliana, ha intonato i canti strappando ai presenti tanti applausi.
Ad accompagnarli i musicisti Luca, Maria, Sabrina e Lorenzo. Altro importante momento e tanto atteso, è stato l’inaugurazione del Presepe, dove a partire dalla fine del mese di agosto, sotto l’attenta e scrupolosa direzione di don Massimiliano Gori, tanti volontari si sono adoperati con passione e fraternit.
Franco, Renzo, Lorenzo, Giovanni, Marco, Emanuele, Elio, Marcello, Sandro, Maurizio, Giampiero, Filippo, Fabio, Marcello, Gianluca, Giulio, Francesco e Leonardo. Sono loro gli artefici della meraviglia che si potrà ammirare per tutte le feste.
Prima dell’inaugurazione e della benedizione del Presepe, don Massimiliano ha detto: "Quest’anno il nostro Presepe partecipa all’iniziativa “Terre di Presepi. La Toscana a Natale”. Si tratta di un percorso, dove è possibile visitare i vari Presepi sparsi per la Toscana il quale è inserto anche il nostro".
"Il Presepe che abbiamo realizzato quest’anno – ha spiegato – è un Presepe popolare che inserisce la nascita di Gesù in un luogo e in un’epoca diversa dalla realtà dell’avvenimento a significare che il Signore nasce in ogni luogo e in ogni tempo".
Subito dopo il telo che ricopriva l’opera è stato calato e successivamente don Massimiliano ha impartito la benedizione.
Si rimane davvero sbalorditi di fronte a questo Presepe, curato in ogni minimo particolare e pieno di significati di attualità dei nostri tempi. Come la capanna diroccata a testimonianza degli avvenimenti tragici del terremoto, la torre dell’orologio simile a quella rimasta in piedi ad Amatrice, la chiesa dove fuori giocano i bambini sembra somigliare a quella di Montefiridolfi.
Il campanile con le campane che si muovono, il fabbro al lavoro, la locanda dove s’intravede il girarrosto in funzione con i polli allo spiedo e i piatti sulla tavola con la polenta, la donna che aprendo la finestra si affaccia e dietro di lei s’intravede appeso il quadro Annunciazione di Frà Paolino da Pistoia (quadro presente in Propositura).
E ancora i camini che sprigionano il fumo, la fontana, la neve, il giorno e la notte, e un particolare… che lasciamo scoprire ai lettori.
Insomma il consiglio è di recarsi alla Propositura in piazza Cavour e soffermarsi davanti a quella che definiremo una vera e propria opera d’arte. Le offerte della serata sono andate in beneficenza al Centro di Ascolto parrocchiale.
di Antonio Taddei
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