BARGINO (SAN CASCIANO) – Ci sono giorni, nella vita delle nostre comunità, che rappresentano un momento di passaggio fra un "prima" e un "dopo".
Martedì 21 giugno è stata una di queste giornate per la frazione sancascianese del Bargino: fra un "prima" senza ambulatori medici a un "dopo"… che invece li vede belli, nuovi, inaugurati.
Una festa per tutto il paese, alla quale hanno partecipato (fra gli altri) il parroco della chiesa di San Colombano don Armando Ermini, il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini, l'assessore ai servizi sanitari Elisabetta Masti, il provveditore della Misericordia di San Casciano Marco Poli, il presidente onorario di ChiantiBanca Paolo Bandinelli. E, non certo per ultima, Albiera Antinori (e il direttore generale dell'azienda Renzo Cotarella). Oltre a rappresentanti dell'associazione La Ciurma, del CRC "Curiel". E, ovviamente, a tantissimi cittadini
Quelli che si inauguravano infatti non erano "solo" degli ambulatori: era un progetto comune, collettivo, portato in fondo grazie al sostegno e al contributo di tanti.
Qualche anno fa i barginesi, rappresentati dall'associazione La Ciurma, espressero il desiderio di avere un ambulatorio nella frazione. Difficile però sia reperire i fondi necessari che trovare lo spazio adatto.
Con la costruzione delle Cantine Antinori, il Comune di San Casciano (vista la volontà dei cittadini) pensò di includere questo progetto tra le ricadute positive per la frazione. Idea sposata dai cittadini.
L'ambulatorio (come altre opere pubbliche) finì nella convenzione Comune/Antinori per la costruzione delle Cantine, tra le cose da realizzare direttamente da parte di Antinori: mancava però ancora un terreno di proprietà comunale che fosse adeguato.
E qui entra in scena il CRC "Curiel", che ha donato il terreno al Comune affinché Antinori potesse costruirci l'ambulatorio comunale. Mettendo anche a disposizione acqua e luce in alcune fasi della costruzione per facilitare il progetto: oltre all'ambulatorio è stato costruito un utilissimo magazzino che per dieci anni va in uso al circolo stesso che, a sua volta, lo ha "girato" direttamente alla Ciurma per le attrezzature della festa paesana (in corso in questi giorni peraltro…).
L'ambulatorio una volta costruito (e non si pensi che nel Paese dei cavilli, dei regolamenti, della burocrazia sia stato semplice…) e passato al Comune, è stato dato in gestione ad una realtà importante come la Misericordia di San Casciano, che ha molto apprezzato la struttura. Che ospiterà i medici generici che curano i mutuati barginesi.
“L’intervento – ha ricordato Marco Poli – risponde ad un bisogno reale, lo spirito con il quale sosteniamo il servizio sanitario territoriale è quello della sussidiarietà, saranno possibili visite ma anche prestazioni specialistiche nei settori di dermatologia, oculistica e tanti altri”.
Infine, la Ciurma come aveva promesso ha fornito gli arredi grazie ai fondi raccolti in anni di lavoro di tutti coloro che hanno contribuito alla festa paesana.
Insomma, una bella storia per davvero. Non sono solo mura. Non sono solo spazi. Non sono solo ambulatori. E' il simbolo di una intera comunità che rema nella stessa direzione.
di Matteo Pucci
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