MONTEFIRIDOLFI (SAN CASCIANO) – “Ricordo di una dolce fettunta”: alunna di Montefiridolfi seconda al concorso nazionale sul gelato.
Il 5 dicembre si è svolto a Longarone, presso la Mostra Internazionale del Gelato, il concorso nazionale per studenti degli istituti alberghieri d’Italia che aveva come tema “Le eccellenze del territorio”. Una gara enogastronomica di gelateria al piatto.
Irina Bartalesi, di Montefiridolfi, che frequenta il quinto anno dell’Istituto alberghiero "Buontalenti" di Firenze, con la collaborazione del compagno di classe Marco Margheri, coordinati dal docente, il professor Alessandro Broccia, dopo aver vinto la selezione del centro Italia, ha conquistato il diritto di partecipazione alla finale.
Finale in cui ha presentato un elaborato gastronomico chiamato “Ricordo di una dolce fettunta”, a base di gelato all’olio extra vergine d’oliva del Chianti D.O.P.
Durante la presentazione Irina ha illustrato le caratteristiche del nostro territorio, dove lei stessa vive, fra olivi e viti. Ha esaltato le caratteristiche del nostro olio, considerato “oro verde”, sia dal punto di vista organolettico e gustativo, sia dal punto di vista nutrizionale.
Ha evocato la merenda a base di fettunta, che le nostre madri e nonne preparano ancora e ne ha riprodotta una versione dolce e lievemente sapida, utilizzando il pane Toscano D.O.P. tostato e caramellato, il gelato all’olio extra vergine del Chianti D.O.P. elaborato a scuola, pomodorini secchi rinvenuti, perle di aceto balsamico di Modena IGP, timo fresco e due olive di varietà Moraiolo, glassate con zucchero trasparente a simboleggiare le gocce che cadono sul piatto.
La giuria è rimasta particolarmente colpita dall'esposizione, anche quando ha parlato della cura che i nostri contadini hanno per il proprio territorio, considerandolo come una parte importante della famiglia.
La giuria ha stilato la graduatoria finale classificando la ragazza e l’istituto al secondo posto nazionale, preceduti solo dagli allievi di un istituto alberghiero di Trapani.
Una gran benne soddisfazione: per i nostri futuri chef, la loro scuola e il nostro territorio.
di Redazione
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