spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
lunedì 14 Luglio 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    A Lastra a Signa si va a teatro con il Chianti Classico di Villa Montepaldi

    L'azienda agricola di San Casciano dal 1989 è di proprietà dell'Università di Firenze. Il suo vino protagonista dell'aperitivo a teatro

    SAN CASCIANO – Sarà il Chianti Classico Tagliafune 2015 di Villa Montepaldi, azienda agricola di San Casciano, ad accompagnare l'attesissima stagione del Teatro delle Arti a Lastra a Signa, che presenterà ai suoi spettatori un calendario “Tutto al Femminile”.

     

    Tagliafune di Villa Montepaldi, che produce oltre a Chianti Classico anche Igt Toscana, sarà così il protagonista dell'aperitivo organizzato dal Teatro, che si terrà prima di ogni spettacolo.

     

    L'azienda, di proprietà dell'Università di Firenze dal 1989, sarà lieta di omaggiare con un calice di vino tutti coloro che si presenteranno con il tesserino universitario di Unifi e con il biglietto di ingresso per il teatro.

     

    Villa Montepaldi si estende su di una superficie di circa 300 ettari e racchiude in sé una meravigliosa villa medicea, corpo aziendale nel cui sottosuolo è collocata la cantina, la fattoria, il frantoio, un piccolo borgo ed alcuni annessi agricoli.

     

    La sua è una storia molto antica che racconta ben 9 secoli di vita: ceduta al monastero di Passignano nel 1101, come attesta un atto del 20 maggio, divenne di proprietà di nobili famiglie toscane, per poi essere ceduta, nel 1497, a Lorenzo de' Medici, che la trasformò in una fattoria modello, composta da 54 poderi in cui si producevano vino, grano e olio. Con i marchesi Corsini, che la acquistarono nel 1627, e che furono i proprietari più longevi, divenne una tra le tenute maggiormente produttive della Toscana.

     

    Dal 1989 è di proprietà dell’Università degli Studi di Firenze, che la impiega sia a supporto delle attività didattiche e di ricerca della propria Scuola di Agraria – attraverso lo svolgimento di attività pratico-applicative per gli studenti e di attività di ricerca e sperimentazione da parte di docenti e ricercatori universitari -, sia per la produzione di prodotti agricoli di elevata qualità tra cui vini, olio e granaglie.

     

    Ciò che contraddistingue Villa Montepaldi è la sua doppia anima: da un lato l'azienda, un'identità produttiva forte ed in continuo ascolto del mercato; dall'altro l'Università, vero laboratorio di sperimentazione, che garantisce l'approccio scientifico ed innovativo ai processi di produzione.

     

    Dall'8 novembre, inizio della stagione teatrale del Teatro delle Arti che vedrà salire sul palcoscenico Maria Cassi in “Mammamia”, sarà possibile prima di ogni spettacolo assaporare Chianti Classico Tagliafune Villa Montepaldi, per un aperitivo omaggio alla ricchezza agroalimentare toscana.

     

    Questa stagione teatrale vedrà la partecipazione di artisti importanti come Umberto Orsini, Maria Cassi, Oscar de Summa, Mario Perrotta, Kassim Bayatly, le Sorelle Marinetti e ai tanti artisti emergenti che ospitiamo in questa stagione ricca di autori classici (Aristofane, Dostoevskij, Verdi, Brecht) e contemporanei (Annibale Ruccello, Edoardo Erba, Clara Sancricca e il collettivo Controcanto, Saverio Tavano, Alberto Severi, Anton Giulio Calenda). 

    di REDAZIONE

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...