SAN CASCIANO – Dal Chianti al Kosovo per insegnare l’arte dei Maestri Beccai. E’ quanto ha fatto Stefano Secci, titolare insieme al padre Dario di una macelleria nel centro di San Casciano in Val di Pesa scelto da Anna Sacristano della scuola AS Consulting srl Shkolla Professionale Italiano di Firenze per tenere un corso di due giorni su “Tagli e classificazione delle carni nella macelleria” in una scuola di formazione a Pristina.
"Mi sono trovato davanti a giovani che vengono fuori da una guerra e che hanno tanta voglia di fare e di imparare – racconta Secci – E’ stata grande la soddisfazione insegnare il metodo di lavoro dei macellai fiorentini".
Nel rispetto della religione musulmana i ragazzi di Pristina non toccano la carne di maiale ma le differenze non finisco lì: "Hanno un modo diverso di trattare anche il pollame, per esempio lo spellano invece di pelare, e non hanno i conigli", spiega Secci che ha fatto lezione su carne di vitello: "Loro hanno una cucina con molto macinato, per esempio fanno le salsicce di vitello ed è una cucina con cotture molto più lunghe rispetto alla nostra, stufati e bolliti in maggioranza".
E la bistecca? "Non si trova lì, perché levano tutto il filetto e non esiste la nostra classica bistecca alla fiorentina", ma gli studenti sono rimasti affascinati dalla storia dei macellai fiorentini, racconta Secci: "Anch’io alla fine mi sono sentito molto arricchito dalle loro esperienze, si va per insegnare e ti rendi conto che in realtà c’è tanto da imparare". La dottoressa Anna Sacristano ha consegnato gli attestati ai partecipanti al corso e Stefano ha ricevuto con soddisfazione il suo attestato di docente.
di Antonio Taddei
© RIPRODUZIONE RISERVATA