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giovedì 28 Marzo 2024
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    “I Pollai” tornano a nuova vita, grazie all’impegno dei “pellegrini mercatalini”

    Un gruppo di amici che si è formato per fare trekking, ora si dedica al progetto "Cose da salvare"

    MERCATALE (SAN CASCIANO) – Il gruppo “ I pellegrini mercatalini” è nato da un'idea condivisa da alcuni amici, il pretesto di stare insieme facendo passeggiate nel Chianti, ma non solo nel Chianti, perché alcuni di loro, nel mese di settembre, zaino in spalla, sono partiti da Mercatale e a piedi hanno raggiunto Assisi.

     

    Ma il gruppo oggi non si limita a passeggiare: nell'agosto 2017 è nato il primo progetto di “Cose da salvare”  che ha visto il ripristino di una croce in legno posta nel bosco di Poggio alla Croce sopra alla frazione di Campoli, mentre da sabato scorso “I pellegrini mercatalini” hanno iniziato a ripulire la strada del bosco in via di Luiano, dove parte di alberi e macchie, impediscono l’accesso alla località detta "I Pollai".

     

     

    L’inizio di un faticoso lavoro in una zona frequentata fino agli anni ’70 dai mercatalini per la scampagnata del lunedì di Pasqua, dove s’intrattenevano portando il pranzo da casa. Ai Pollai esiste ancora un vecchio "viaio", oggi pieno di terra, ma che un tempo veniva utilizzato ampiamente dai mercatalini che vi andavano a prendere l’acqua da usare nelle proprie case, e una fonte d’acqua sorgiva.

     

    Lo scopo è ripulire il tutto e la speranza è di riuscire a fare una festa aperta a tutti per il lunedì di Pasqua (il 2 aprile). Tutto questo è stato possibile grazie anche all’autorizzazione del principe Duccio Corsini, proprietario del terreno. 

     

    La zona oltre a essere ripulita dagli alberi abbattuti dal tempo e arbusti, sarà ripulita anche da pneumatici, telai di scooter e altri oggetti abbandonati.

     

    Nell’attesa di rivedere "I Pollai" tornare a nuova vita, lanciamo un appello: chi possiede vecchie foto di quando andava a “ruzzolare l’uovo” ai Pollai, o ha dei racconti di quelle scampagnate, può inviare le foto e i racconti alla mail redazione@gazzettinodelchianti.it  oppure contattarci al numero 338 41 39 788. Ci piacerebbe rievocare la storia di questa località con le vostre testimonianze.

     

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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