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venerdì 26 Aprile 2024
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    Prima uscita pubblica del libro “Cartoline dai monti di luna” a cura di Stefano De Martin

    Le Apuane, terra di polvere e oro, come bene comune. Storie di marmo che parlano di ambiente, arte, lavoro, memorie, utopie

    SAN CASCIANO – “Cartoline dai monti di luna” è il volume a cura del sancascianese Stefano De Martin che venerdì 2 dicembre alle ore 17 sarĂ  presentato presso la sala conferenze “Sibilla Aleramo” della biblioteca delle Oblate, a Firenze.

    La presentazione del volume che raccoglie racconti di marmo, utopie e cammini attuali, sarĂ  a cura di Simone Siliani e Stefano De Martin, con le letture di Soledad Nicolazzi, Samuel Osman ed Elisabetta Salvatori. Le immagini sono di Corrada Onorifico.

    “Dal libro emergono le mille sfaccettature della realtĂ  Apuane, terra di ricchezze e ferite profonde, che aspira a tradursi in bene comune – dichiara il curatore Stefano De Martin – Il racconto di questo microcosmo offre il pretesto e l’occasione per parlare del mondo, delle sue contraddizioni e trasformazioni, il libro nasce dall’idea di realizzare un progetto culturale vivo e collettivo, una scatola magica da cui estrarre dei racconti pensati e costruiti per leggerli a voce alta, per le strade, nelle piazze, nelle cave, nei centri sociali e nelle scuole”.

    Nove autori e autrici, originari o residenti nella terra delle Apuane, una lettera, un reportage, sette racconti da leggere ad alta voce, cinque cammini e altrettanti ritratti, quaranta immagini, condensati in un progetto culturale a cura di Stefano De Martin.

    Che racconta e scava nelle memorie di un paesaggio, nella storia passata e contemporanea di una terra abitata e vissuta, piena di bellezza e profonditĂ  attraverso la voce dei suoi diversi testimoni: cavatori, artisti, scrittori, imprenditori, ecologisti, storici, drammaturghi, escursionisti.

    Tanti i temi trattati nel volume, dal lavoro all’ambiente, dalla salute all’impegno civile, frutto di un percorso culturale che nasce e si sviluppa come originale affresco di una terra dura e affabulatrice, scritto a piĂą mani e curato da De Martin, realizzato dalla SocietĂ  Editrice Apuana di Carrara.

    Gli autori e le autrici sono Fabio Baroni (studioso di tradizioni locali), Stefano De Martin (operatore culturale), Sirio Giannini (scrittore), Raffaele Mita (escursionista), Soledad Nicolazzi (attrice, regista, attivista), Corrada Onorifico (fotografa), Andrea Ribolini (guida ambientale escursionistica), Marco Rovelli (insegnante, musicista, scrittore), Elisabetta Salvatori (attrice, drammaturga).

    Il libro

    Il volume raccoglie un testo oramai introvabile di Sirio Giannini (“La valle bianca”, riscritto da Stefano De Martin) su uomini che si mettono insieme per riattivare una cava abbandonata e sulla potente presenza femminile sui monti di Seravezza degli anni ’50.

    Un monologo sulla realizzazione di un’opera in marmo divenuta un must nel cimitero di Viareggio (Elisabetta Salvatori).

    La storia di un giovane di oggi che prova a contrastare i rimbombi delle attivitĂ  estrattive con il silenzio attivo di un orto botanico sopra la cittĂ  di Massa (Andrea Ribolini).

    Un excursus millenario, tra lo storico e l’immaginifico, delle Apuane – viste come ombelico del mondo – per provare a pensare “alle cave dopo le cave” (Fabio Baroni).

    La cronaca della messa in scena, nel centro di Carrara, di uno spettacolo costruito con le testimonianze di cavatori, imprenditori, scultori, artisti, ecologisti… (Soledad Nicolazzi).

    Nel libro si ripercorrono cinque ritratti apuani per disegnare l’anatomia locale del coraggio civile (Marco Rovelli).

    E, infine, un reportage sullo stato dell’arte e della cultura a Carrara, con le voci dei suoi principali protagonisti, e la testimonianza condivisa con uno storico locale (Beniamino Gemignani) sulla lunga scia di sangue apuano lasciata sui luoghi lavoro (Stefano De Martin).

    Il libro contiene cinque cammini – dai ravaneti al paradiso – in grado di geolocalizzare la storia delle Apuane, fantastiche e martoriate (Raffaele Mita).

    Vi sono infine quaranta immagini di persone che vivono il territorio, lo lavorano, di artisti e attivisti (Corrada Onorifico). Le fotografie di Corrada Onorifico sono anche una mostra itinerante (36 scatti 40 x 60 cm) che accompagna la presentazione del libro.

    Gran parte dei contributi è stesa in forma narrativa, pensata in un’ottica di letture pubbliche, a voce alta.

    Il ricavato delle vendite ha una finalitĂ  culturale e sarĂ  utilizzato da SEA per valorizzare l’identitĂ  locale attraverso la ristampa di opere apuane fuori commercio.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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