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giovedì 25 Aprile 2024
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    “Quando i pompieri di vestivano per strada”: una mostra sulla loro storia al CRC di Chiesanuova

    Dall'11 al 25 giugno. Si parte dalla Guardia del Fuoco fiorentina istituita a Firenze nel 1376 nata per preservare dagli incendi le case...

    CHIESANUOVA (SAN CASCIANO) – Una mostra che è tutto un programma a cominciare dal titolo: “Quando i pompieri si vestivano per strada”. 

    Pensato per sottolineare la loro solerzia in tutti i momenti, per essere sempre pronti, presenti per prestare il loro prezioso aiuto in qualsiasi difficoltĂ .

    La mostra, con il patrocinio della Regione Toscana, della CittĂ  Metropolitana, del Comune di San Casciano e Unicef, e che si avvale della preziosa collaborazione del Comando dei vigili del fuoco di Firenze, si terrĂ  a Chiesanuova dall’11 al 25 giugno, organizzata dal Circolo Ricreativo Culturale in collaborazione con il Paese dei Balocchi.

    L’opera pittorica che riassume la mostra è stata realizzata dall’artista fiorentina Paola Imposimato: ritrae un carro dei pompieri a cavalli che si muove proprio dall’antica caserma di San Biagio, collocata dal 1880 nel centro di Firenze.

    E’ una rassegna nella quale vedremo curiosità e oggetti del mestiere di pompiere, provenienti dalla raccolta di Enrico Capecchi, del Museo del Gruppo Storico Nazionale Vigili del Fuoco di Prato. La cui storia verrà ricostruita anche con figurini storici creati per l’occasione.

    Si parte dalla Guardia del Fuoco fiorentina istituita a Firenze nel 1376, nata per preservare dagli incendi le case che erano per la maggior parte costruite in legno. E, quindi, ad alto rischio.

    Fino ad arrivare al Rinascimento, quando la Repubblica Fiorentina istituì una regolare formazione, sempre di quattro squadre con 10 uomini, con al comando un responsabile chiamato “Capodieci”.

    Per vari secoli il servizio andò avanti, fino ad arrivare al 1760, al Granducato di Toscana, con l’aggiunta di un ingegnere che fungeva da caposquadra.

    Tutto ciò succede anche in altre parti d’Italia, con grandi rivoluzioni alla scoperta del motore a vapore e della forza motrice, che fecero guadagnare tempo prezioso per il salvataggio di edifici e vite umane.

    Il carro trainato da cavalli per trasportare mostruose macchine a vapore che sprizzavano scintille, faville e fumo, al suono della campana per farsi strada, entrano nella leggenda con i pompieri quasi attaccati al mezzo.

    E che si vestono, per l’appunto per strada; per ottimizzare i tempi ed arrivare al punto di intervento pronti al loro dovere.

    Vedremo gli oggetti del passato, i rudimentali ma efficienti primi estintori, i naspi con la lancia di rame, gli elmetti di vari corpi, le accette, le scale Porta che prendono il nome del suo inventore milanese, con due rampini ricurvi per agganciarsi ai cornicioni; vedremo l’evoluzione delle uniformi storiche, fino a quelle più tecnologiche di oggi.

    Un settore è dedicato al gioco fra storia, fantasia e realtà, con miniaturizzazioni di camion, jeep, autoscale, autobotti.

    Essendo stato, il “mondo” dei pompieri, forse il piĂą riprodotto dalle fabbriche di giocattoli,  può contare (specialmente fra i collezionisti e i giovanissimi) di moltissimi estimatori. Che vedono in questo corpo i loro idoli e i loro salvatori intramontabili.

    Ma stupore lo susciteranno la pompa a mano dei primi del ‘900 proveniente dal Teatro Metastasio di Prato, che fu un esemplare di primo intervento in un luogo di pubblico spettacolo.

    Un bellissimo esemplare di camion Fiat 508 a cassone con scale, esemplare rarissimo del 1939 in livrea militare: e non in scala ma… dal vero.

    Come una Gilera sidecar del 1937. E stazionerà per tutta la durata della mostra anche un bellissimo esemplare di camion autobotte Fiat 650, proveniente da Longarone, e che partecipò alla tragedia del Vaiont e all’alluvione di Firenze nel 1966.

    Si passa poi alle divise nel tempo: dalle prime del 1800 fino ad arrivare ai nostri giorni. Si calcola che ne verranno messe in mostra oltre 12, tutte su manichini.

    Un settore particolare è dedicato al terremoto che si sviluppò alle 20.55 del 18 maggio 1895, e che coinvolse oltre a Firenze anche numerose parti della provincia. in particolare San Casciano.

    Saranno messe in mostra le documentazioni ritrovate negli annali del Comune di San Casciano, cosa successe in quei momenti, i danni che numerose case, fattorie, ville, subirono.

    Ben 128 anni fa, quando dalla Caserma dei Pompieri di Firenze, con un solo telefono, furono organizzati tutti i soccorsi del caso, quasi a precorrere i tempi attuali della Protezione Civile.

    E ancora foto, documenti ed oggetti che riassumono la vita interminabile di questi uomini: ieri “pompieri”, oggi vigili del fuoco; ma sempre nella storia di tutti i tempi e nella vita di tutti i giorni.

    Info 330565439.

    L’opera pittorica che riassume la mostra, realizzata dall’artista fiorentina Paola Imposimato: ritrae un carro dei pompieri a cavalli che si muove proprio dall’antica caserma di San Biagio, collocata dal 1880 nel centro di Firenze

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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