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venerdì 26 Aprile 2024
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    Nei boschi si San Pancrazio: all’interno anche un blocchetto degli assegni

    SAN PANCRAZIO (SAN CASCIANO) – A poche ore dall'inizio del 2014 siamo in grado di pubblicare… una buona notizia.

     

    Domenica 29 dicembre un uomo, residente a Firenze e che possiede una casa nei dintorni di San Pancrazio, si era fermato intorno alle 11 a prendere un caffè in un bar di San Quirico.

     

    Quando è tornato alla macchina, l’amara sorpresa: il vetro dell’auto era in frantumi (la foto sopra è d'archivio) e i malintenzionati avevano arraffato una borsa custodita all’interno della vettura. Una borsa al cui interno non c’erano valori particolari, se non importanti documenti di lavoro.

     

    All’uomo non era rimasto altro che riprendere l’auto e recarsi a fare denuncia ai carabinieri. Il caso ha voluto però che un parrucchiere di San Casciano con il negozio in via Morrocchesi, Paolo Provenzani, un appassionato di caccia, durante una battuta assieme al suo cane, abbia notato una borsa, lungo una strada di campagna.

     

    "La cosa strana- ha raccontato a Il Gazzettino – è che era completamente asciutta, nonostante la pioggia caduta nella mattinata, quindi era lì da poco tempo. Mi sono guardato intorno per capire se magari ci fosse stato qualcuno, poi mi sono deciso a raccoglierla da terra e sono spuntati un sacco di documenti, ricevute, e un blocchetto d’assegni".

     

    "A quel punto – continua nel suo racconto – ho pensato subito che si trattasse di un furto, magari i ladri si erano sbarazzati della borsa dopo avere preso del denaro, ammesso che ci fosse stato. Tra i documenti ho trovato alcuni numeri telefonici, così ho provato a chiamare fino a quando ho trovato il numero giusto".

     

    Il proprietario della borsa? "Sì era già stato a fare denuncia di quanto gli era capitato. Era contento di tornare in possesso dei documenti e felice che esistessero persone gentili. Ma devo dire la verità, non è la prima volta che mi capita di trovare qualcosa e riconsegnarla al legittimo proprietario.  Per me è… una cosa normale".

     

    Un bel gesto di normale convivenza civile, che volentieri pubblichiamo: di persone oneste, che non girano lo sguardo dall'altra parte, ce ne sono in giro… tante. Per fortuna.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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