SAN CASCIANO – In questi giorni è venuto a mancare, all’età di 92 anni, Giorgio Bottai: un uomo rispettoso, di una grande umiltà, disponibile al dialogo e condivisione della vita del paese.
La sua passione erano i motori, tanto che per diversi anni è stato un collaudatore di auto a Firenze, quando ancora era consentito eseguire collaudi sulla strada.
Era il punto di riferimento dei meccanici che, dietro i suoi consigli e suggerimenti, sistemavano le auto.
Per un certo periodo ha lavorato anche in via Morrocchesi con suo zio Dario, che aveva un’officina dove si aggiustavano i motorini.
Ma c’è un episodio particolare che lo riguarda: durante la seconda guerra mondiale fu il suocero di Giorgio, Mario Lori, che aveva il compito di mantenere e caricare manualmente l’Orologio di piazza Pierozzi (che scandiva letteralmente il tempo nel paese), a prendere la decisione di smontarne gli ingranaggi, per nasconderli nella sua abitazione in via Morrocchesi.
Aveva infatti paura che questo fosse saccheggiato o danneggiato dai bombardamenti: li smontò, li salvò, per per poi rimontarli alla fine del conflitto.
Sul letto di morte Mario chiese a Giorgio che fosse lui a prendersi cura dell’amato Orologio della piazza: una promessa che Giorgio ha mantenuto fino a quando ha potuto salire e scendere le strette scale di legno per raggiungere gli ingranaggi e dargli la carica.
Ultimamente non frequentava più piazza Pierozzi: specialmente dopo la scomparsa della moglie si era ritirato nella sua casa immersa di tanti ricordi.
Qui ha avuto anche la gioia di diventare due volte bisnonno: poi è arrivato il momento di lasciare questo mondo: al suono dei rintocchi dell’amato Orologio di piazza Pierozzi.
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