SAN CASCIANO – Carlo Lotti avrebbe compiuto 70 anni quest’anno, a settembre. Si è spento all’inizio di questo 2024, dopo una malattia che non ha lasciato possibilità.
Chi vuole potrà salutarlo domani, giovedì 4 gennaio, nella chiesa di Santa Maria sul Prato (della Misericordia) dove sarà esposto.
E venerdì 5 gennaio, alle 10.30, presso la Propositura di San Cassiano, dove verrà celebrato il funerale.
In chiesa sarà presente una cassetta per le donazioni, che poi verranno devolute ad AIRC (Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro).
Nella sua edicola-libreria-enoteca in via Roma sono in tantissimi ad entrare ogni giorno. Un negozio che i sancascianesi considerano fra quelli, come si dice, “di famiglia”. Una famiglia allargata, una comunità di persone. Un punto di riferimento.
Per acquistare un quotidiano, un periodico. Un libro per se stessi o per regalarlo a qualcuno. Magari per ordinare e ritirare i testi scolastici dei propri figli.
Libri che diventano ancor più vivi, reali, con le presentazioni pubbliche: qui arrivano spesso autori locali e, anche, di livello nazionale.
Da una ventina d’anni, inoltre, questa bottega nel cuore del centro storico è diventata un vero e proprio punto di riferimento anche per gli amanti del vino. Con vendita diretta e online.
Personaggio di paese (già suo babbo era stato uno storico commerciante del capoluogo e lui, a sua volta, ha passato il testimone a chi ne porterà avanti l’eredità), e amante dei personaggi del paese. Ma anche dei suoi scorci, delle sue storie.
Era stato, ad esempio, fra coloro che alcuni anni fa avevano creato un gruppo per dare vita a nuove cartoline di San Casciano.
“Naturalmente non più come una volta – ci aveva detto allora – Adesso con i cellulari si scatta e s’invia in tempo reale, ma devo dire che ci sono persone che le richiedono, i turisti per esempio, oltre ai ragazzi delle scuole. Adesso ho solo cartoline stilizzate, molto belle, fatte a china da Alberto Turchi della Romola. Ma finite quelle…”.
“Non ci sono più cartoline che ritraggono il nostro paese – aveva confidato – ma poiché ci sono sancascianesi molto bravi nel fare le foto… abbiamo pensato di realizzarne di nuove”.
E come dimenticare i suoi post su Facebook che, per anni, hanno dato il buongiorno ai sancascianesi con una foto di “Maurino”, ovvero Mauro Fantappiè.
Uno sgabello all’ingresso del negozio. Un cartello. Un oggetto. E il buongiorno, in una bella versione dei social, legata alla comunità e vissuta in positivo.
Con Carlo Lotti se ne va, insomma, uno di quelli che a San Casciano hanno voluto bene. Per davvero.
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