SAN CASCIANO – Era il settembre del 2017 quando il medico sancascianese Cesare Paoletti presentava “in patria”, al circolo Acli di San Casciano, il suo libro “Il medico degli Angeli” (Pluriversum).
Paoletti, medico di famiglia a Firenze, aveva già al suo attivo pubblicazioni scientifiche, relazioni a congressi medici.
Ma anche un saggio su Gesù (“Gesù luce del mondo”), un romanzo (“Diario di un amore”) e tre sillogi poetiche (“Gocce di luce”, “Preghiera” e, presso Pluriversum Edizioni, “Semi d’infinito”).
Ne “Il medico degli Angeli” Paoletti ripercorreva la propria esperienza di medico, intrecciando una storia intima e sentimentale di grande impatto.
I protagonisti si ritrovano, loro malgrado, in una realtà esistenziale di attrito con la materialità e la concretezza del vivere, districandosi tra consapevolezze e cambiamenti fino alla catarsi finale.
L’opera riprende il concetto di un amore eterno e ideale, con alcune scene erotiche piccanti, sempre nello spazio plurale del connubio tra filosofia, narrativa e poesia.
Venerdì 8 luglio (dalle 21) Paoletti tornerà nella sua San Casciano per presentare l’ultimo suo lavoro. Che stavolta esplora un altro genere.
Nell’Arena dentro le mura, sempre per Pluriversum editore, si presenta il suo romanzo “Ombre”, alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di San Casciano, Maura Masini, degli attori Francesco e Simone Bini, di Antonio Di Bartolomeo (Pluriversum).
“Ombre” è il primo romanzo di una serie poliziesca, “Giallo-scuro, le inchieste del commissario Gentile”.
Tutto inizia con l’omicidio di un uomo il cui cadavere viene ripescato da due pescatori a Porto Santo Stefano.
Pare un omicidio rituale, perché l’uomo ha un crocifisso infilato in bocca. In quello stesso giorno don Alfredo, il parroco di Porto Santo Stefano, trova il libro della messa macchiato di sangue alla pagina del Vangelo che riporta l’episodio nel quale Gesù parla della fine dei tempi.
Una setta religiosa? Don Alfredo coinvolge nelle indagini il commissario Luca Gentile, in vacanza all’Argentario come ogni estate.
Da lì si sviluppa un’inchiesta ricca di colpi di scena fino alla scoperta della verità sconvolgente e inattesa. “Ombre” è il titolo, e anche la cover dovrebbe essere ispirata al tema delle ombre.
Sullo sfondo il bellissimo mare dell’Argentario, con i suoi tramonti e le sue albe, che il commissario trova il tempo di gustarsi.
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