SAN CASCIANO – Durante il racconto teatrale “Via Roma 34. Storia di una famiglia. I Modigliani 1943 -1944” di Tiziana Giuliani andato in scena il 26 febbraio al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano, ci ha colpito un disegno con il volto di un bambino sullo sfondo di una foto di un campo di prigionia.
Il pensiero è andato subito al piccolo Vittorio Modigliani: il visino tondo, gli occhi e i capelli, ci hanno ricordato di una foto che ci mostrò Letizia Modigliani qualche anno fa, solo che nella foto Vittorio abbozza un sorriso, lo sguardo è sereno, mentre nell’immagine disegnata lo sguardo è perso, le labbra chiuse e i capelli spettinati.
Com’è finito quel ritratto in questa pièce teatrale? La risposta ci è stata data Marta Baiardi dell’Istituto Storico Toscana della Resistenza e dell’Età Contemporanea, presente tra il pubblico che ha curato la consulenza storica.
Marta Baiardi, ma quel ritratto così assomigliante a Vittorio?
L’ho scoperto qualche giorno fa, è stata una vera combinazione. Mentre ero per lavoro a Milano, stavo sfogliando un libro dove sono riportati i ritratti dei deportati, e tra questi ho riconosciuto Vittorio.
E’ un ritratto che avevano i Modigliani?
No, è un disegno a matita su carta fatto al campo di prigionia di Fossoli il 7.6.1944 da Armando Maltagliati. Il libro è un catalogo intitolato “I volti nel lager. Ritratti eseguiti nel 1944 a Fossoli e Bolzano da Armando Maltagliati e Lodovico Belgiojoso” riguardante una mostra allestita dal 15 gennaio 2019 al 3 febbraio 2019 nella Casa della Memoria a Milano curata da ANED Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti in collaborazione con l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri a cura di Anna Chiara d’Aloja e Dario Venegoni.
Ci siamo dunque chiesti dove si trova il ritratto originale e la risposta l’abbiamo avuta dal Presidente Nazionale ANED di Milano Dario Venegoni: "E’ un gruppo di ritratti di cui me ne sono occupato per circa quindici anni, adesso sono stati donati all’ANED così abbiamo deciso di allestire una mostra con tutti i disegni originali e fare anche un catalogo".
Il ritratto di Vittorio Modigliani che è stato eseguito a Fossili dove fu portato dopo l’arresto con tutta la famiglia il 31 marzo 1944. Il 26 giugno 1944 fu deportato ad Auschwitz-Birkenau, dove giunse quattro giorni dopo. Selezionato sulla rampa del Lager fu immediatamente inviato alla camera a gas, dove fu ucciso nello stesso giorno dell’arrivo. Il disegno fu eseguito da Maltagliati nel campo di Fossoli il 7.6.1944, matita su carta, 24×16,5 cm.
Ecco così che si aggiunge un altro pezzo di storia. Non nascondiamo l’emozione nel vedere il ritratto del piccolo Vittorino, così lo chiamavano i suoi coetanei di via Roma 34 a San Casciano in Val di Pesa, ma lo vogliamo ricordare con la foto in cui sorride, scattata in un momento apparentemente felice, ignaro poi di quello che dei criminali sono stati capaci di infliggere a lui così come tanti altri innocenti.
di Antonio Taddei
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