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sabato 5 Luglio 2025
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    L’asilo Vincenzo Corti del futuro: progetti pronti, raccolta fondi al via

    La Fondazione ha deciso: ecco come diventerà uno dei luoghi al quale sono legati tantissimi tavarnellini

    BARBERINO TAVARNELLE – Se tutto andrà come deve andare, il nuovo anno scolastico vedrà un asilo Vincenzo Corti, in via Benedetto Naldini, tutto nuovo e a un livello di qualità eccezionale per i 60 bambini che lo frequenteranno.

     

    Ce lo dice il presidente della Fondazione Vincenzo Corti, Stefano Cannariato, raccontandoci il percorso che ha portato il consiglio della Fondazione stessa a prendere una decisione che rientra a tutti i titoli nella storia di Tavarnelle.

     

     

    Un po' di storia

     

    La nascita dell’asilo è legata alla figura di Vincenzo Corti, che ne fu ideatore e principale benefattore e al quale venne intitolato. Il suo desiderio era stato quello di vedere istituito a Tavarnelle un asilo che potesse accogliere tutti i bambini della zona, mantenere la minestra ai 20 più poveri fra di essi, stipendiare due suore.

     

    Allo scopo, con disposizione testamentaria, lasciò due fabbricati di sua proprietà e 26.000 lire in contanti. Il 13 novembre 1885 Suor. M. Benedetta Barni con altre due suore iniziarono l’opera che tuttora svolge un ruolo fondamentale a Tavarnelle e nella sua zona vicina (oggi sono tre suore e tre maestre).

     

    Fu predisposto uno statuto dove si prevedeva che l’amministrazione e la direzione dell’Istituto fossero affidate ad una commissione direttrice composta di un presidente nominato dal consiglio comunale di Tavarnelle, dal parroco di S. Lucia al Borghetto, del pievano di S. Piero in Bossolo, del parroco di S. Bartolomeo in Palazzuolo e del maestro della scuola maschile di Tavarnelle.

     

     I benefattori degni di essere ricordati nei difficili momenti iniziali dell’attività dell’Istituto, oltre a Vincenzo Corti, furono Don Paolini Maggini, il Marchese Carlo Torrigiani e il maestro Biliotti.

     

    Il suo ruolo sociale e morale fu subito compreso dalla popolazione, e numerose alunne accorsero non solo dal paese, ma da tutta la zona vicina e particolarmente da Barberino, San Donato, Noce, Polvereto, Palazzuolo e Tignano.

     

    Particolarmente seguita era la scuola di lavoro frequentata anche dalle giovani di oltre 20 anni, che vi preparavano il corredo. Il fiorire di tanta attività rese ben presto insufficiente ed inadatto l’edificio che ospitava l’Istituto, per cui si ritenne opportuno venderlo e fabbricare un nuovo locale più idoneo in via Benedetto Naldini dove risiede tuttora.

     

    La popolazione di Tavarnelle ha sempre dimostrato particolare sensibilità per le sorti dell’Istituto, partecipando con entusiasmo in tutti i momenti di bisogno. Uno di questi fu nel corso della seconda guerra mondiale quando la struttura subì ingenti danni. Grazie all’opera dell’ingegner Checcucci del Genio Civile, dell’impresa di costruzioni edili Giuseppe Mari e figlio e di altri volontari, l’istituto fu completamente restaurato diventando ancora più bello ed accogliente.

     

    Oggi però, serve un nuovo grande intervento, per guardare al futuro. Un progetto che prevede i lavori in estate e l'asilo "nuovo" a settembre. Un progetto che richiede il sostegno dela comunità.

     

     

    Il progetto del "nuovo" asilo Vincenzo Corti

     

    La ristrutturazione conservativa, progettata dallo Studio Gianni, parte dall'accoglienza: "Significa – spiegano dallo Studio Gianni – mettere il bambino al centro e dare spazio ai progetti e ai bisogni del piccolo alunno, dare la possibilità di giocare e creare relazioni con i suoi coetanei e gli adulti. L’ambiente scolastico quindi dovrà imprimere serenità e sicurezza".

     

    "L’intervento proposto – sottolineano – è incentrato sulle esigenze dei piccoli, per ottenere un ambiente che interagisca e si modifichi in base ai progetti educativi, in un costante dialogo fra architettura e pedagogia. Gli interventi sono volti a migliorare la qualità dell’istituto, partendo da fondamentali adeguamenti strutturali soprattutto in ordine alle normative antisismiche, per poi dare “nuova vita” agli spazi interni, senza snaturare i caratteri tipologici riconoscibili dell’edificio".

     

    "All’interno – spiegano ancora dallo Studio Gianni – il connettivo, oltre ad assumere il ruolo tradizionale di distribuzione, sarà spazio dedicato alle attività libere, compreso l'eventuale spazio proiezioni. La zona antistante l’ingresso sarà dedicata all’accoglienza degli alunni per cui sarà arredata con armadietti per ogni singolo bambino con adeguate sedute".

     

    Capitolo aule (tre), "cuore delle attività ordinate, sono riprogettate negli arredi, nei materiali e nei colori; arredi “a misura di bambino” modulari e componibili in modo da adeguarsi alla metodologia didattica adottata per lasciar inoltre libero l’alunno di muoversi nello spazio; colori studiati per creare un clima adeguato e tranquillo; pareti attrezzate per creare spazi di stoccaggio del materiale didattico e allo stesso tempo per far giocare i bambini".

     

     

    "Alla base della progettazione quindi – spiegano ancora dallo studio tavarellino – sta quindi la scoperta di nuovi spazi per il gioco e per la sicurezza dei più piccoli. Le pavimentazioni delle aule e del connettivo sono costituite da parquet, combinato all’uso di resine facilmente lavabili e “sicure” per il bambino".

     

    Dal dentro… al fuori: "Così come gli interni, gli esterni sono caratterizzati dalla messa in sicurezza delle parti destinate al gioco. Il parco è caratterizzato da pavimentazioni anti trauma, anche queste studiate nel colore. Un’ideale pista ciclabile racchiude lo spazio, educando quindi l’alunno al senso civico, già dai primi anni di vita. Un altro spazio esterno, quello antistante l’ingresso principale, viene rigenerato, donandogli una nuova identità; quella propria del “teatro” grazie all’inserimento dell’elemento architettonico dei gradoni che potranno essere concepiti come sedute e spazio di piccole rappresentazioni".

     

    "Un’attenzione particolare – concludono – al comfort generale degli ambienti introducendo il pavimento radiante a bassa temperatura per il riscaldamento, quindi oltre a garantire ottimi standard qualitativi per la salute dei bambini, è da considerarsi anche sostenibile in quanto a costi gestionali ridotti rispetto ad impianti tradizionali".

     

     

    Informazioni

     

    Molte sono le possibilità di partecipare al sostegno di questo progetto che darà un nuovo volto (e un futuro luminoso) a un luogo nel cuore di tante famiglie: se volete avere delle informazioni, asilovincenzocorti@libero.it; 0558077208.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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