CHIANTI FIORENTINO – I Comuni del Chianti celebrano la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Nella biblioteca comunale di Greve in Chianti lunedì 10 febbraio alle ore 21,15 la Giornata del Ricordo offrirà l’occasione di una riflessione aperta al pubblico coordinata dal presidente del Consiglio comunale Stefano Romiti. Ospite della serata l’insegnante di storia e filosofia il professor Sergio Sammicheli che ripercorrerà la tragica vicenda con un intervento sul tema “La questione delle Foibe nel contesto dei rapporti tra Italia e Jugoslavia alla fine della seconda guerra mondiale”.
Anche San Casciano dedica uno spazio commemorativo nella sala conferenze della biblioteca comunale alle ore 17 dove sarà proiettato il documentario “La conoscenza scaccia la paura” di Luigi Zannetti, prodotto dalla Regione Toscana e Isgreec di Grosseto. Saranno presenti e interverranno il sindaco Roberto Ciappi, l’assessore alla Cultura Maura Masini, Simone Malavolti dell’Istituto Storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, un rappresentante della delegazione fiorentina dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e il profugo istriano Riccardo Simoni. L’iniziativa, promossa dal Comune, è organizzata in collaborazione con l’associazione Sgabuzzini storici di San Casciano.
A Barberino Tavarnelle saranno il sindaco David Baroncelli e l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fontani a recarsi con il gonfalone del Comune al cimitero di Trespiano per la cerimonia con deposizione di una corona di alloro al monumento in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale, organizzata dal Comune di Firenze.
“E’ importante ricordare il 10 febbraio insieme alle nostre comunità – dichiarano i sindaci Paolo Sottani, Roberto Ciappi e David Baroncelli – data che ricorda il giorno in cui nel 1947 si firmarono i trattati di pace di Parigi che assegnavano alla Jugoslavia i territori che prima facevano parte dell’Italia ovvero l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia. Noi conserviamo la memoria persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale proponendo attività e iniziative commemorative e allo stesso tempo di approfondimento che promuovano la conoscenza e la diffusione dei fatti, crimini feroci che si consumarono nel secondo conflitto mondiale”.
di REDAZIONE
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