CHIANTI FIORENTINO – "Considerata la pubblicazione del DPCM 9 marzo 2020 relativo alle Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, che estende a tutta Italia le misure preventive adottate due giorni fa per Lombardia e alcune province del nord, al fine di garantire un comportamento corretto – come dall’articolo 1 comma S del DPCM 8 marzo 2020 e dopo l'invito da parte di Arci nazionale e Arci Firenze a sospendere le attività, non rimane che adottare il suddetto provvedimento straordinario cioè la chiusura totale".
Una dichiarazione che vale per molte delle case del popolo del nostro territorio: dall'Antella a San Casciano, a Cerbaia che aveva anticipato la decisione, fino all'Impruneta.
Rimarranno aperti i servizi-bar dove ci sono gestioni: a Tavarnuzze (per adesso) e a Greve in Chianti, dove è anche aperto il ristorante-pizzeria (a pranzo ovviamente).
A Grassina il bar non è in gestione esterna, ma per adesso si proverà a tenere aperto dalle 8 alle 12.
Dalle 18 di oggi (martedì 10 marzo) tutte le attività rimarranno chiuse almeno fino al 3 aprile. Per 4.500 circoli in tutta Italia.
"Mai come oggi – dicono dall'Arci – l'Italia si è trovata in questa situazione drammatica. La nostra funzione è quella di una grande associazione del civismo e della solidarietà e rimane importantissimo, soprattutto in questa fase, continuare a svolgerla. Troveremo modalità diverse, innovative, per consegnare messaggi che sconfiggano la paura, che riescano ad immaginare la fine di questa sorta di “incubo” in cui siamo proiettati, lo faremo attraverso la diffusione di un messaggio di coesione e solidarietà in una situazione mai vissuta dal nostro Paese".
I volontari delle case del popolo, siamo sicuri, si uniranno ai tanti che nei prossimi giorni supporteranno le amministrazioni comunali in un percorso di costante vicinanza ai cittadini.
di REDAZIONE
© RIPRODUZIONE RISERVATA