BAGNO A RIPOLI – Tirato in ballo dalla coordinatrice provinciale della Lega Elisa Tozzi, sul tema dei sanitari trovati positivi allo screening all’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini replica. A muso duro.
# Tozzi (responsabile provinciale Lega): “Inaccettabile quando accaduto all’OSMA”
“Siamo in contatto costante con la Azienda Usl Toscana Centro – inizia Casini – e ci è stato comunicato che su 1.345 rilievi effettuati sul personale medico e sanitario, tra test sierologici e tamponi faringei, è confermata la positività in 37 casi. Anche durante la video-call di stamani con l’Azienda mi è stato ribadito e confermato che la situazione è sotto controllo e che la sostituzione del personale positivo consentirà all’ospedale di svolgere normalmente le sue funzioni”.
“Allo stesso modo – prosegue – continuiamo a chiedere conto, accanto alla funzionalità delle struttura ospedaliera, della piena tutela della sicurezza di chi vi lavora e della sicurezza dell’intera cittadinanza all’esterno. In tutti i casi, abbiamo ricevuto le più ampie rassicurazioni. Dai dati emersi oggettivamente non ho motivo di dubitarne”.
“L’OSMA – precisa – è stato uno dei primi ospedali in Toscana ad avere tamponi di massa come si richiedeva e come è giusto che sia”.
“Tornando alla Lega – riprende – ognuno si attacca a quello che può per fare polemica, anche se il momento particolarmente delicato per tutti imporrebbe maggiore buonsenso. Per quanto riguarda le mascherine, consiglio di leggere e di riportare correttamente le delibere, se non si vuole palesemente strumentalizzare. L’ordinativo di mascherine del 3 aprile è stato effettuato dal Comune in aggiunta alle dotazioni che già erano in possesso dell’amministrazione comunale, uno stock in più che abbiamo voluto acquistare per dare due mascherine – e non una soltanto – a ciascun nucleo familiare”.
“La distribuzione tra l’altro – dice ancora – il 3 aprile era già pienamente iniziata. Mi fa piacere sottolineare che siamo stati il primo comune dell’area metropolitana a rifornire tutte le famiglie di mascherine, grazie a dispositivi acquistati direttamente e a tantissime donazioni. E dopo la consegna anche di quelle della Regione, siamo già in procinto di partire con un secondo giro di rifornimento per tutti i cittadini”.
“Raccomando pertanto – conclude Casini – prima di volersi lanciare in polemiche strumentali, di approfondire di più gli argomenti trattai e di verificare sul territorio. Oppure, più semplicemente, basterebbe sentire i propri referenti a livello locale, a cui tutte le informazioni erano state ampiamente fornite in conferenza dei capigruppo”.
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