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venerdì 11 Luglio 2025
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    Il CCN di Grassina scrive a Rossi: “Perché i supermercati aperti il 26 aprile e 3 maggio?”

    Lettera firmata anche da Confesercenti Bagno a Ripoli: "I grandi più tutelati di noi e rivolti solo al Dio... quattrino"

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta, inviata dal CCN di Grassina e dalla Confesercenti di Bagno a Ripoli al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e al presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani.

    Il tema è quello delle aperture dei supermercati (in Toscana) per le domenica post festività dell’1 maggio e 25 aprile (3 maggio e 26 aprile).

    “Carissimo Presidente Enrico Rossi e carissimo Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, in questo periodo di crisi sanitaria che sta vedendo l’Italia e il mondo intero in ginocchio, capisco la difficoltà del dover stare su una delle Vostre poltrone a prendere difficili decisioni; chi vi scrive è il Presidente di uno dei tanti CCN (Centri Commerciali Naturali) dell’area Città Metropolitana di Firenze.

    Le nostre attività (siamo ben 65 negozi) hanno da subito rispettato alla lettera tutte le nuove dispozioni che giornalmente venivano dettate da Decreti e Ordinanze, abbiamo assistito alla decisione di distribuzione delle mascherine alla popolazione presso farmacie e GDO, basiti dal fatto di aver per l’ennesima volta tenuto fuori le nostre attività che vorrei ricordarvi essere il tessuto vitale della nostra città.

    Ma davanti all’ultima Ordinanza Regionale dove si obbligava alla chiusura delle attività aperte per i giorni 25 Aprile e 1 Maggio (omettendo di fatto il 26 aprile e il 3maggio) in quanto essere da sempre “ponti” allettanti per la popolazione e si invitava così a non uscire di casa con la scusa della spesa, non posso più stare in silenzio.

    Noi per aiutare le persone a capire l’importanza dello “stare a casa” abbiamo interpretato la suddetta ordinanza attaccandoci (come era ovvio, senno che ponte è di un giorno solo?) anche la chiusure del 26 Aprile e del 3 Maggio proprio per “non dare una scusa ad un’ uscita senza motivo”.

    Ma, ahimè, noto con grande dispiacere che la GDO non ha interpretato nella stessa maniera l’ordinanza tenendo i propri punti vendita aperti il 26 Aprile e il 3 Maggio.

    E noto con altrettanto dispiacere, che da parte Vostra non sia stata fatta nessuna nuova ordinanza, scaricando sui Comuni lo spiacevole compito di porre una pezza alla Vostra mancanza. Sono quindi a chiederVi di spiegare, e non a me, ma bensi’ a quei 53 negozi (Vi ricordo, che siamo 65) che a tutt’oggi sono chiusi da più di un mese; negozi che non hanno esitato un attimo a chiudere la propria attività, sprofondando con la propria famiglia e i propri dipendenti in una crisi che non sappiamo ancora se e quando avrà una fine.

    Io ho il dovere morale e personale di dare delle risposte sull’andamento della situazione attuale a tutte le nostre attività chiuse ma oggi sono STANCA, stanca Signori Presidenti perchè io sono tra quei negozi che vende generi di prima necessità e che da più di un mese stanno lavorando a ritmi al limite del fisico umano, in negozi rivoluzionati per consentire la giusta entrata dei clienti, mettendo a rischio la propria salute e quella dei propri familiari, senza nessuna tutela.

    Sono stanca di giustificare Ordinanze e Decreti, pensando prima di tutto al BENE COMUNE, quando i “grandi” non li interpretano nella stessa maniera, quando i “grandi” che sono molto più tutelati di noi non pensano alla salute comune ma al Dio quattrino, NO non ho piu voglia!

    Certa di ricevere al più presto una Vostra risposta ma soprattutto certa che anche Voi abbiate a cuore, come noi la salute comune, cordialmente saluto”.

    Marianna Cellai Presidente CCN Grassina e le sue Botteghe

    Tania Borrani Presidente Confesercenti Bagno a Ripoli

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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