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sabato 12 Luglio 2025
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    Edilizia scolastica, le opposizioni: “Il progetto ai Sassi Neri è irrealizzabile”

    "L'Amministrazione faccia marcia indietro. Non ci sono coperture finanziarie sufficienti. Serve impegno sulle manutenzioni"

    IMPRUNETA – Le opposizioni di Impruneta attaccano pesantemente l'Amministrazione comunale sul tema dell'edilizia scolastica e sul progetto del plesso didattico ai Sassi Neri.

     

    "Il 31 dicembre scorso il finanziamento di 4.430.000 euro per le nuove scuole (assegnato dal Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, nel dicembre 2016, e già prorogato a giugno 2018) è scaduto – scrivono congiuntamente i gruppi consiliari Cittadini Per, Centrodestra per Impruneta, Movimento 5 Stelle, Obbiettivo Comune – A quanto si legge nell’esito dell’ultima seduta, l’intenzione del Cipe sembra quella di concedere un’ulteriore proroga, sebbene al momento non vi sia alcuna delibera".

     

    "Indipendentemente dalla concessione o meno di altro tempo a disposizione – prosegue l'opposizione – il progetto nuovi plessi ai Sassi Neri sembra sempre più una follia irrealizzabile. Prima di tutto, anche se avessimo ancora per un po’ i fondi ministeriali, il costo delle scuole non sarebbe comunque coperto, dato che il milione della Regione Toscana è stato revocato un anno fa e che in ogni caso anche avendo di nuovo tutti i finanziamenti la cifra non basterebbe, visti i lavori che Asl e Arpat hanno indicato come necessari, in sede di cantiere, a causa della presenza di amianto nel terreno dei Sassi Neri".

     

    "Secondo punto – vanno avanti i consiglieri – da circa un anno e mezzo niente si è mosso relativamente alla progettazione e ai lavori di bonifica, e niente si muoverà neppure nei prossimi mesi. A sei anni dal suo avvio, il cosiddetto progetto scuole delle Amministrazioni Calamandrei si trova su un binario morto, portato avanti solo dal “sogno” di un sindaco che non sa trovare altra parola per giustificare questa utopia. Dal 2014 ad oggi però si è sognato sulla pelle di Impruneta e dei suoi cittadini, dato che i risultati di tale “sogno” sono stati due scuole chiuse nel capoluogo, di cui una riaperta con la spesa di oltre 200.000 euro, l’accorpamento per cinque anni dei bambini della materna nel pollaio della Paolieri, un danno tremendo al tessuto economico e sociale del paese, nonché alle tasche della famiglie; si sono inoltre bloccati gli uffici dietro ad un progetto che non ha mai avuto né testa né gambe, sacrificando energie e tempo che potevano essere dedicati ad altri importanti interventi sul territorio".

     

    "Noi chiediamo – prosegue l'opposizione – che, alla luce di questa situazione oramai grottesca, la Giunta faccia marcia indietro sui nuovi plessi, indipendentemente da nuove proroghe dei fondi, impegnandosi sin da subito a programmare la manutenzione degli edifici esistenti, in primis di via Roma. Bisogna cominciare a pensare seriamente all’edilizia scolastica di questo Comune, e bisogna farlo informando, coinvolgendo ed ascoltando i cittadini: per questo abbiamo protocollato il 2 gennaio la richiesta di un consiglio comunale aperto sulla scuola, che per regolamento dovrà tenersi entro 20 giorni da quella data. Vogliamo che a questo consiglio possano intervenire anche i rappresentanti dei genitori e delle autorità didattiche, e che la Giunta presenti il quadro conoscitivo completo sulla situazione degli edifici scolastici e delle attività educative. Auspichiamo che si convochi al più presto la conferenza dei capigruppo per concordare la data, il luogo e le modalità del consiglio: serve concretezza, dopo troppi anni di sogni e follie".

    di REDAZIONE

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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