SAN CASCIANO – Hanno proprio perso la pazienza i residenti del primo tratto di via Scopeti, alle porte di San Casciano, dopo le varie promesse fatte da parte dell’amministrazione comunale.
Promesse di risolvere le problematiche che sono state evidenziate riguardo a questo breve tratto che, tra l’altro, è l’unica via di accesso per recarsi al cimitero.
“Siamo dimenticati da tutti – ci raccontano – abitiamo in mezzo a due fabbricati abbandonati da diversi anni, tra questi quello al civico 11, dove nel marzo 2019 sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per rimuovere parte di una grondaia e delle tegole che erano cadute sul marciapiede e nella strada”.
“Subito dopo l’intervento – ricordano – sono state poste sul marciapiede delle transenne e modificato il percorso, verniciando nuove strisce pedonali per consentire ai pedoni di oltrepassare il tratto in pericolo e consentire, a breve distanza, di risalire sul marciapiede. Ee raggiungere, oltre alle abitazioni, anche il percorso pedonale per il cimitero”.
“Sembrava che le transenne ci dovessero stare il tempo necessario per mettere in sicurezza lo stabile – sospirano – ma come si può vedere sono ancora lì e costituiscono un vero disagio. Considerando anche che qui abitano il padre e il suo figlio disabile, in carrozzina, costretto a fare delle vere gimcane”.
Ma i problemi non finiscono al civico 11: “No – riprendono i residenti – com’è facile vedere, poco tempo fa è stata montata la nuova pensilina per aspettare gli autobus. Sono molte le persone che, lasciata l’auto nel piccolo parcheggio dopo la rotonda, vengono qua a prendere l’autobus. In uno scenario che è sotto gli occhi di tutti”.
“Addirittura – rilanciano – chi doveva sfalciare l’erba ci ha saltato, passando oltre il parcheggio, dopo il cimitero, verso Spedaletto. Manca anche un cestino vicino alla nuova pensilina, utile visto lo sporco lasciato per terra”.
Nel frattempo le auto lungo via Scopeti poco si curano del limite a 50 Km/h: “Ha visto? – escalamno i residenti – Anche in questo caso abbiamo chiesto che fosse messo un rilevatore di velocitĂ , o meglio, un pannello come ce ne sono altri nel comune che indica la velocitĂ di marcia, inducendo chi va forte a rallentare”.
La risposta? “Lo stiamo ancora aspettando! – esclamano – Per non dire delle varie buche e dei dislivelli dell’asfalto. Quando transitano, i mezzi pesanti sobbalzano facendo un gran frastuono. Abbiamo messo anche i vetri doppi alle finestre, ma si sente perfino scuotere le pareti di casa”.
Finito qui? Macché. Proseguendo notiamo, attaccato a una inferriata, una matassa di filo elettrico. E questo?
“Attenzione non lo tocchi! – ci dice un residente – Proprio ieri urtandolo ho preso la scossa. Questo cavo era appeso alla facciata, e oltrepassava la strada per andare su un palo, probabilmente si è allentato ed è calato, tanto che è stato agganciato da un camion strappandolo. Fu tolto dalla strada e avvisate le autoritĂ dell’accaduto, ma mai nessuno ha provveduto a risistemarlo. Ma le sembra normale?”.
Sicuramente no. E oltrepassando la strada abbiamo notato un’altra cosa, un capanno in muratura con la copertura in eternit che si sta sbriciolando.
E’ davvero un peccato che questo tratto sia dimenticato. Per chi ci vive e per chi ci pasaa davanti per andare e tornare da cimitero del capoluogo.Â
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