BAGNO A RIPOLI – L’educazione alimentare è un argomento molto ampio, all’interno del quale è necessario affidarsi alle figure professionali di riferimento che possono indicare quale stile sia piĂą corretto e sano tenere.
Al CMT, Centro Medico Toscano, che si trova in via di Campigliano fra Ponte a Ema e Grassina, è possibile per questo prenotare una visita con la dottoressa Stefania Capecchi, dietista e nutrizionista dell’alimentazione.
La dottoressa, che è arrivata al CMT prima dell’estate, ha una prima laurea in farmacia e una seconda in scienze dell’alimentazione umana. E una lunga esperienza maturata in strutture nella zona di Pistoia.
“La dietista – spiega la dottoressa – è una figura professionale con laurea triennale che può prescrivere delle diete, anche per patologie, sempre a fronte però di un medico alle spalle, il nutrizionista, con laurea quinquennale. Può agire in autonomia e dovrebbe andare oltre al calcolo delle calorie ovvero dovrebbe insegnare alle persone come mangiare, come fare la spesa a come preparare le ricette piĂą salutari. La differenza sostanziale è questa”.
“Ricordiamoci che l’alimentazione è il primo strumento di prevenzione per tutte le malattie cronico degenerative – continua la dottoressa Capecchi, che si occupa di nutrizione in ambito patologico e non solo di dimagrimento – ormai sappiamo che tutte le patologie provengono da uno stato di infiammazione cronica silente dell’organismo, che poi va ad intaccare i vari organi. Ormai è noto che dall’intestino partono tantissime problematiche”.
“L’alimentazione può essere anche una co-terapia per altre patologie – prosegue – come il diabete ed il colesterolo, in cui oltre al farmaco è utile abbinare anche uno stile di vita corretto e una giusta alimentazione. Ed è fin da piccoli che si assumono abitudini corrette”.
“Purtroppo – suggerisce – la pandemia, correlata ad altre situazioni giĂ delicate, ha portato anche ad avere un numero molto alto di adolescenti che hanno manifestato disturbi di comportamento alimentare come anoressia o bulimia”.
Il consulto con il nutrizionista, afferma la dottoressa, è utile per tutti quei problemi legati alle infiammazioni dovute al cibo, come le intolleranze che devono essere accertate, per modificare uno stile di vita.
Una prima visita nutrizionale che è possibile fare al CMT prevede l’anamnesi, che si tratta di raccogliere le informazioni del paziente e fare un’indagine alimentare per capire come la persona si alimenta, per passare poi a fare la bioimpedenziometria ovvero la misurazione della massa magra e della massa grassa.
Dopodiché sarà possibile fare delle analisi se opportuno, per poi consegnare il piano alimentare a cui seguiranno le visite di controllo.
“Altra cosa molto importante è il rapporto che c’è tra l’alimentazione ed il sistema immunitario, dipende molto da come noi mangiamo” tiene a precisare la dottoressa Capecchi.
“Nel caso di persone intolleranti o allergiche – spiega a questo proposito – il sistema lavorerĂ molto su quello anzichĂ© sulla difesa dai virus, oltretutto molto attuale in questa situazione epidemiologica. L’obesitĂ e il sovrappeso è uno stato infiammatorio: io mi sento di dire che piĂą che mai in questo momento dovremo avere uno stile alimentare corretto. Con pochi zuccheri, pochi prodotti industriali e ricominciare a mangiare in casa in modo naturale”.
“Inoltre – conclude – è opportuno dire che negli anni la consapevolezza dell’importanza alimentare è aumentata. Ci sono tanti giovani che vengono senza avere dei problemi particolari, ma solo per avere un consiglio su quale sia lo stile di vita corretto. O per approcciarsi ad un’alimentazione diversa, come quelle vegetariana: e questo è un segno positivo”.
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