GALLUZZO (FIRENZE) – C’è sconcerto fra i volontari della Misericordia del Galluzzo. Sconcerto , delusione e rabbia: nei confronti di chi organizza il servizio del 112 (ex 118) sul territorio, certo. Ma, tra le righe (e nemmeno più di tanto) nei confronti di chi guida la Confraternita.
Il motivo? La rimozione del medico a bordo dal servizio di ambulanza della Misericordia del Galluzzo.
Una rimozione che andrà a impattare sulla zona di Firenze Sud in maniera diretta. Sul Galluzzo in primis, ma anche su tutto il territorio circostante.
Bagno a Ripoli, Impruneta (zone industriali di Vacciano, Cascine del Riccio), sui soccorsi sulla Firenze-Siena, A1… .
Una decisione che ha spinto i volontari, intanto, a proporre una petizione online, una raccolta di firme per dire no. La trovate qui.
“Abbiamo appreso con meraviglia e stupore – scrivono i volontari – la comunicazione che dal mese di aprile, a causa di una riorganizzazione del 112, la nostra associazione non avrà più il medico a bordo della ambulanza”.
“Questa era una cosa di cui si parlava da tempo – riprendono – ma senza certezze in merito. E’ una decisione non dell’ultimo minuto, come comunicato dal Provveditore nella lettera da lui scritta oggi. E per questo motivo sarebbe stato opportuno e corretto rendere partecipi i volontari, o almeno informarli di questa importante decisione”.
“Facciamo presente – sottolineano – che il servizio di emergenza è garantito grazie alla partecipazione di tutti i volontari che con sacrificio e dedizione hanno sempre svolto il servizio”.
“Tale mancanza – sottolineano – crea un malcontento all’interno dell’associazione poiché, come ricordato sempre dai membri più anziani della Confraternita, lo spirito è stato sempre la condivisione e la fratellanza e il mancato coinvolgimento di noi volontari ci ha profondamente ferito e demotivato”.
“Ci teniamo a ricordare – aggiungono ancora – che senza il costante impegno dei volontari, non sarebbe possibile effettuare la maggior parte dei servizi della Misericordia. Siamo un punto di riferimento non solo per l’associazione ma per tutta la popolazione”.
“In merito ad una decisione così importante – e qui l’accusa diretta a chi dirige la Confraternita – riteniamo del tutto fuori luogo il silenzio su questa vicenda. Considerando il difficile periodo che stiamo vivendo, in cui tutti siamo in difficoltà a causa della pandemia non è necessaria una lettera affissa in bacheca senza alcun avviso ai Confratelli”.
“Serviva una comunicazione – concludono amaramente – anche online. Ma evidentemente non si ritiene i volontari meritevoli di una spiegazione”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA