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domenica 13 Luglio 2025
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    Anpit guarda al Chianti: “Superare l’idea di conflitto permanente fra imprenditore e lavoratore”

    L'Associazione Nazionale Per l'Industria e il Terziario ha una nuova sezione Firenze-Prato. Che guarda anche al nostro territorio con grande interesse

    CHIANTI FIORENTINO – ANPIT, l’Associazione Nazionale Per l’Industria e il Terziario, cresce e si allarga.

    Adesso è attiva una nuova sezione anche a Firenze e il presidente, Giorgio Gargiulo, ha deciso di mettere un focus sul Chianti fiorentino, da sempre territorio vocato alla produzione di qualità, contraddistinto da distretti produttivi artigianali, agricoli e concentrazioni industriali.

    “Nella composizione del territorio che seguiamo e che ci pregiamo di rappresentare spicca l’apporto qualitativo del Chianti fiorentino, che per tradizione, prestigio è riconosciuto a livello globale. Un territorio che si autopromuove da solo ma che deve saper superare le sfide della contemporaneità” dichiara Gargiulo. 

    ANPIT promuove da sempre “un approccio conciliatorio e armonizzante nei rapporti tra datore di lavoro e lavoratore, certa che solo insieme si possa crescere”. 

    “Dobbiamo abbandonare l’idea di un conflitto permanente tra imprenditore e lavoratore – esorta Gargiulo – Solo insieme cresciamo. Lato impresa bisogna cambiare mentalità e approccio al lavoro, al lavoratore, che dobbiamo coltivare e affiliare all’azienda, al prodotto del lavoro”.

    L’associazione di categoria ANPIT nasce, inoltre, in supporto alle imprese: “Fare impresa non è semplice, non è per tutti e non bastano nemmeno le buone idee o talvolta una tradizione di successo. Serve formazione continua, affidarsi ad altri professionisti è indispensabile – non si può, per quanto bravi, essere bravi in tutto – serve aggiornamento periodico, serve anche umiltà e mettersi in discussione. ANPIT aiuta le aziende anche in questo”.  

    “La crisi è stata pesante per tutti noi. Io stesso – aggiunge Gargiulo – ho un’attività e ho sperimentato sulla mia pelle cosa abbia significato la contrazione del mercato, le poche risposte da parte dello Stato, i sostegni che arrivano a singhiozzo e per questo sono felice di aiutare i tanti come me che ogni giorno si rimboccano le maniche e non si rassegnano a chiudere”. 

    “Non è facile – ammette – ma con un salto evolutivo, una crescente professionalizzazione, accogliendo il digitale ce la possiamo fare. La città e la Provincia di Firenze sono state tra le vittime maggiori”.

    “A subire contraccolpi forti – rimarca – sono stati anche i settori strategici che si basano sull’export, come quello del vino di cui il territorio chiantigiano è una delle più fulgide espressioni. Adesso, però, dobbiamo ripartire con nuovi metodi e strumenti adeguati a un mondo che corre molto veloce”.  

    “ANPIT si è specializzata in questo – conclude Gargiulo – aiutare le aziende, siano esse PMI o start-up, nei momenti di crisi che possono essere opportunità di rilancio. Siamo lieti di mettere a disposizione delle aziende chiantigiane i nostri professionisti e consulenti che possono concretamente aiutarle nel superare la crisi e nell’adeguarsi alle tendenze globali.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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