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venerdì 11 Luglio 2025
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    “La storia di Marcialla è quella delle terre di confine: si può risolvere con la volontà politica”

    "Certo, tutto diviene più complicato se partiamo dicendo che 80 persone in meno rischiano di far scendere Certaldo in una categoria di comuni inferiore ai quindicimila..."

    Vi sono ragioni storiche economiche sociali che rendono più difficile vivere in zone di confine, siano esse nazionali o di territori interni, poiché inevitabilmente subiscono le influenze dei vicini. Nel bene e nel male.

    Queste situazioni però non è detto che non possono trovar soluzioni adeguate, facendo in modo di risolvere i problemi delle popolazioni interessate e facilitandone l’esistenza e la quotidianità della vita.

    Quando le comunità sono in pace tutto è più semplice: spesso si tratta solo di superare un po’ di campanilismo o di rendere più agevoli certi servizi, più facili e funzionali per il vicino che abita al di là della via, davanti alla nostra casa.

    Nel nostro comune è il caso della frazione di Marcialla che fino all’unificazione dei comuni di Tavarnelle e Barberino era divisa in tre zone ed ora è divisa in due zone, Certaldo e Barberino Tavarnelle, in modo assurdo poiché non si divide solo il territorio ma anche ciò che vi è insediato: abitanti, prodotti, servizi.

    Ora gli abitanti che abitano nel comune di Certaldo, circa 80 persone in una frazione che ne conta 600 complessivamente, chiedono di entrare a far parte del comune di Barberino Tavarnelle, poiché ritengono più funzionale al loro modo di vivere unirsi a tutta la frazione, essendo lontani da Certaldo e dimenticati sia come servizi che come comunità.

    Ci si lamenta del soccorso sanitario, che sarebbe immediato da Tavarnelle ed occorre invece del tempo quando deve venire da Certaldo o da Castelfiorentino, senza contare del problema viario o delle strutture sportive e burocratiche che fanno capo al comune di Certaldo.

    Come socialisti riteniamo che alcune cose potrebbero essere risolte solo se i due comuni ne avessero la volontà politica.

    Certo, tutto diviene più complicato se partiamo – come ha detto il sindaco Cucini di Certaldo – dicendo che 80 persone in meno rischiano di far scendere Certaldo in una categoria di comuni inferiore ai quindicimila (cosa peraltro non vera), ma che pone un problema di abitanti da risolvere in altri modi magari con un piano di sviluppo sociale economico che potrebbe risolvere il problema del calo abitativo

    Più difficile mi sembra la strada della ridefinizione dei confini e del passaggio di questi cittadini sotto il comune di Barberino Tavarnelle.

    Senza scatenare conflitti come socialisti di Barberino Tavarnelle siamo a fianco dei di questi cittadini per superare i disagi esistenti.

    Rino Capezzuoli (Circolo Socialista Chianti)

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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