BARBERINO VAL D’ELSA (BARBERINO TAVARNELLE) – Nella mattina di mercoledì 22 settembre è arrivata nella chiesa di San Bartolomeo, a Barberino Val d’Els,a la Madonna di Batnaya.
Grazie all’interessamento del gruppo parrocchiale di Barberino, con il parroco don Soave, e la disponibilità dell’Associazione di diritto pontificio Aiuto alla chiesa che Soffre Onlus (dal 1947 con i cristiani perseguitati), la scultura mariana è giunta in territorio chiantigiano.
Stiamo parlando della Beata Vergine proveniente da Batnaya, una cittadina della Piana di Ninive in Iraq, che nell’agosto 2014 fu profanata dai terroristi islamici dell’Isis durante l’occupazione della città: ed è diventata il simbolo delle sofferenze dei cristiani in Iraq.
E’ partita in pellegrinaggio per l’Italia da Giussano il 13 giugno, dalla comunità di San Paolo: qui con un artigiano, Franco Elli, dietro un’idea di don Giuseppe Corbari e altri parrocchiani, è stato eseguito il restauro della Madonna.
Ma questa immagine non è l’unica a essere stata profanata: sono state semidistrutte oltre 300 chiese, cimiteri, monasteri, bruciati libri sacri, mentre le croci poste sulle chiese e campanili sono state abbattute e, al loro posto, sono state messe le bandiere dell’Isis.
Don Soave rivolto ai fedeli ha detto: “Questa sarà una settimana di preghiera intensa per i cristiani perseguitati in tutto il mondo. Per le celebrazioni indosserò una stola rossa, dedicata a loro. Come si può osservare la Madonna arrivata qui da noi porta i segni della violenza. ed è testimone di quello che succede in Iraq. La violenza si trasforma così in una testimonianza d’amore: questa Madonna è una testimone oculare di tanta violenza contro i cristiani”.
Dopo la recita del Santo Rosario, don Garcias Pardo Hernan (parroco di Tignano) ha celebrato la Santa Messa.
“Non c’è stata nessuna generazione di cristiani – ha detto il sacerdote durante l’omelia – dove la persecuzione non ci sia stata. I tagliagole potranno distruggere le statue, potranno distruggere tutti i segni del cristianesimo, ma non possono cancellare la fede viva dei veri cristiani. Che non hanno paura di confessare la loro fede fino alla morte”.
“Per noi cristiani occidentali – ha proseguito – il grave problema odierno è la mancanza di fede. Per questo i cristiani di oriente ci insegnano tanto in questi tempi: loro sono sotto la persecuzione, dove non ci sono protezioni. E sono abbandonati alle loro sorti: e questo per noi è un peccato grave di omissione. Per questo noi cristiani occidentali dobbiamo svegliarci, dobbiamo imparare dalla Madonna”.
Ma oltre alla presenza della statua della Beata Vergine, la Santa Messa è stata celebrata con sopra l’altare la reliquia di San Pio, concessa dai Cappuccini di San Giovanni Rotondo alla parrocchia di Tignano.
Si tratta di un pezzetto di stoffa dove veniva asciugato il sangue dal costato di Padre Pio. La richiesta di don Soave a don Garcias di portare questa reliquia è stata possibile per la grande devozione mariana che aveva San Pio.
Ecco il seguito del programma.
Venerdì 24 settembre ore 9.30 Santa Messa preceduta dal canto delle lodi; ore 18.00 apertura della chiesa con disponibilità per le confessioni e la preghiera personale; ore 20.45 recita del Santo Rosario e a seguire Santa Messa celebrata da don Fabio Marella vice direttore della Caritas diocesana di Firenze.
Sabato 25 settembre: ore 17 apertura della chiesa; ore 17.45 recita del Santo Rosario mediato; ore 18.30 Santa Messa prefestiva.
Domenica 26 settembre: ore 8 Santa Messa; ore 9.30 recita del Santo Rosario mediatico; ore 10.30 Santa Messa.
Lunedì 27 settembre: ore 9.30 Santa Messa preceduta dal canto delle lodi; ore 18.30 apertura della chiesa con disponibilità per le confessioni e la preghiera personale; ore 20.45 recita del Santo Rosario e a seguire Santa Messa celebrata da don Antony Bascal Selva Cruz parroco della chiesa di San Jacopo a Sambuca.
Martedì 28 settembre: ore 9.30 Santa Messa preceduta dal canto delle lodi; ore 18 apertura della chiesa con disponibilità per le confessioni e la preghiera personale; ore 20.45 recita del Santo Rosario mediato dalle Suore della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria del Santuario di Pancole (San Gimignano) a seguire Santa Messa celebrata da un sacerdote del Santuario di Pancole. Al termine della celebrazione saluto alla statua della Beata Vergine di Maria che lascia la parrocchia di Barberino Val d’Elsa.
Durante questo periodo la chiesa verrà aperta alle 9 e resterà fruibile solo negli orari delle celebrazioni per motivi di sicurezza. Le offerte andranno alla Fondazione che svolge opere di carità e riconciliazione al servizio dei cristiani sofferenti nel mondo.
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