SAN CASCIANO – Il giorno dopo il tragico incidente di lunedì 2 dicembre, dove ha perso la vita l’imprenditrice Laura Baronti (67 anni) rimasta schiacciata dalla sua auto (clicca qui per leggere l'articolo), rimangono per terra i rilievi effettuati dalla polizia municipale di San Casciano.
Segni bianchi su quella strada che la donna avrà fatto tante volte, che sale su fino all’Azienda agricola La Sala, della quale era proprietari, in via Sorripa, al Ponterotto. Qui dove le colline degradano verso la valle della Pesa.
Segni, quelli disegnati dagli agenti della polizia municipale sancascianese, contraddistinti da tanti numeri: e intorno la campagna con i suoi colori autunnali è immutata, quasi non accorgersi o sentire il peso di una disgrazia così enorme.
Quella vigna, gli uliveti che negli anni Laura avrà percorso in lungo e in largo. Tutto è finito in un terribile momento: la Fiat Punto che si muove e poi… il buio.
Il cancello dell’azienda è chiuso, suoniamo e riusciamo a parlare con la donna che ieri ha dato l’allarme, chiamando il 118 e la polizia municipale.
"Siamo stati chiamati da un fornitore che stava salendo in azienda – ci dice – dicendo di chiamare il 118 perché c’era una persona sotto una macchina. Dopo avere dato l’allarme ci siamo precipitati immediatamente fuori e abbiamo fatto la tragica scoperta, quella persona era la signora Laura".
"E’ stata una cosa sconvolgente – racconta – la signora era veramente amata e stimata da tutti noi dipendenti, non abbiamo parole e siamo ancora tutti scioccati".
Perché, come ammette, "non si può comprendere, fino al momento in cui uno si trova di fronte a una tragedia del genere, quanto sia difficile superare un trauma così grande e improvviso".
"Non riusciamo nemmeno a capire come possa essere successo – conclude con gentilezza – Oggi siamo qui a lavorare, ma il pensiero non può che andare a quanto avvenuto. Siamo davvero dispiaciuti".
Intanto continuano le indagini e gli approfondimenti, per capire l’esatta dinamica di quanto avvenuto su quella salita verso La Sala.
di Antonio Taddei
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