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lunedì 14 Luglio 2025
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    Variante alla Chiantigiana: questa mattina il varo del Ponte sul Borro delle Argille

    Il Tribunale ha riconosciuto alla Città Metropolitana l'importo della polizza fidejussoria per i lavori non eseguiti dalla prima ditta: 2 milioni e 900 mila euro

    BAGNO A RIPOLI – Proseguono i cantieri della variante alla Chiantigiana, opera attesa da decenni a Grassina e in molta parte del nostro territorio: da Greve in Chianti fino a… Ponte a Ema.

    Questa mattina, lunedì 5 febbraio, è stato eseguito il varo del Ponte sul Borro delle Argille, alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere della Metrocittà delegato alla mobilità e alla viabilità Francesco Casini, del sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, dei tecnici della Città Metropolitana, dell’ingegner Marco Palandri della ditta Rosi Leopold .

    “È una giornata storica. Con la posa del ponte sul borro delle Argille viene realizzata l’ultima opera complessa per la Variante – commenta Casini – Sono cinquant’anni che si parla di quest’opera. Adesso finalmente ci siamo, grazie al lavoro della Regione, della Città Metropolitana di Firenze e dei Comuni, di quelli di Bagno a Ripoli e Greve in particolare”.

    “La Variante – prosegue – sarà la nuova porta del Chianti, libererà Grassina dalla morsa del traffico e servirà un’area produttiva importantissima come quella di Scolivigne. Se dopo tanti anni siamo riusciti a portare in fondo la Variante, è grazie al grande impegno, la perseveranza e la ricerca di tante soluzioni tecniche da parte di tutti i soggetti coinvolti”.

    “Dopo il varo del ponte – conclude – il percorso per completare il primo lotto sarà in discesa, la Variante sarà pronta entro la fine dell’anno. Un momento che resterà nella storia del nostro territorio”.

    Sono state utilizzate due gru da 400 tonnellate ciascuna, per il sollevamento e la movimentazione della campata che va, in termini tecnici, dalla spalla 1 alla pila centrale, di 77 tonnellate di peso e lunghezza pari 36,50 metri.

    Subito dopo con le stesse gru è stato l’operazione per il varo della seconda campata, che va dalla pila centrale alla spalla 2, con un peso di 46 tonnellate e lunghezza di 25,25 metri.

    Nelle giornate del 31 gennaio e dell’1 febbraio è stato fatto invece il varo del viadotto Niccheri.

    Anche in questo caso sono state utilizzate due gru da 400 ton ciascuna che ha hanno sollevato e movimentato inizialmente la campata che va da spalla 1 a pila 1 dal peso di 81 tonnellate e lunghezza 31,20 metri; poi la seconda campata avente un peso di 88 tonnellate e lunghezza 35,50 metri.

    Le operazioni di varo sono andate a buon fine e concluse definitivamente nella mattinata di giovedì 1 febbraio.

    L’opera nel complesso ha un valore di 38 milioni di euro, finanziati in quota parte da Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze (stazione appaltante), e Comuni di Bagno a Ripoli e Greve in Chianti.

    La realizzazione dell’opera è suddivisa in due lotti, appaltati alla ditta Rosi Leopoldo.
    Il primo lotto è compreso tra Ponte a Niccheri e la località Ghiacciaia sulla strada che conduce verso San Polo in Chianti che serve la zona artigianale di Scolivigne (dove ci sono importanti aziende come Fendi, Scervino, Celine e molte altre).

    Il termine dei lavori per il primo lotto è previsto entro fine autunno, con inaugurazione entro fine anno.

    Per quanto riguarda il secondo lotto della Variante, che va verso il Chianti, il progetto e la gara sono già espletati. Entro la fine del collaudo del primo lotto, partiranno i lavori del secondo.

    Intanto, il Tribunale ha riconosciuto alla Città Metropolitana il diritto all’importo stabilito con la polizza fidejussoria per i mancati lavori da parte della ditta che aveva vinto l’appalto per la realizzazione della variante Chiantigiana a Grassina.

    “I 2 milioni e 900 mila euro che saranno erogati alla Metrocittà – annuncia il sindaco metropolitano Dario Nardella – serviranno a finanziare il secondo lotto di lavori della variante, opera attesa dalla popolazione e prioritaria nell’azione di governo del nostro ente, la cui azione ha consentito dopo tanti anni di sbloccare una situazione ingessata”.

    “Nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato dopo avere deciso e assegnato i lavori – conclude – quest’opera diventa realtà”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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