TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Sono in quattro in casa di Valentina (più un gatto): lei, il marito e due bambine (di 10 e 6 anni).
Dalla sera del 27 marzo scorso, quando un frana ha reso inagibili appartamenti e attività artigianali in due palazzine lungo la via Cassia, a Tavarnuzze, sono fuori casa.
Con la routine quotidiana stravolta, e la necessità di trovare una sistemazione provvisoria per i prossimi mesi: in modo da riacquistare una normalità persa da giorni.
“Viviamo in affitto sopra all’autofficina da nove anni – ci racconta Valentina – Il pomeriggio-sera della frana non eravamo in casa. Le bambine fanno sport a Firenze ed eravamo a riprenderle. Ci ha chiamato il proprietario, dicendoci che c’erano i vigili del fuoco che stavano evacuando la palazzina. E che se volevamo prendere qualcosa dovevamo andare”.
Fuori casa, come un’altra ventina di persone: “Ci hanno dato una stanza all’hotel Bellavista a Impruneta – riprende Valentina – una matrimoniale dove stiamo in quattro. Ovviamente una soluzione-tampone, per qualche notte. Oggi pomeriggio dovremmo avere un incontro con il Comune di Impruneta, per capire cosa loro prevedano di fare”.
“Dai primi sopralluoghi le prospettive non sono buone – aggiunge – Si parla di 4-5 mesi per avere l’agibilità, per rientrare in casa. Ma con il maltempo di questi giorni non era sicuro neanche fare le verifiche specifiche, quindi lo sapremo meglio nei prossimi giorni”.
Nel frattempo, la famiglia di Valentina sta cercando una soluzione-ponte. A Tavarnuzze, o anche in zona Firenze Sud, dove le bambine vanno a scuola.
“In modo – conclude – che si possa continuare un minimo di vita normale: la nostra priorità, al momento, è trovare un tetto sopra alla testa per i prossimi mesi”.
Se qualcuno avesse delle disponibilità, contatti pure la redazione del Gazzettino del Chianti (3391552376, redazione@gazzettinodelchianti.it).
Provvederemo noi a girare il contatto alla famiglia di Valentina.
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