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domenica 18 Maggio 2025
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    Diabete: donata all’ospedale Meyer una statua che simboleggia i cani da allerta medica

    A scolpirla, con una motosega, ci hanno pensato i boscaioli della Valtellina durante una competizione. Adeso le manca solo... il nome

    FIRENZE – Non ha ancora un nome (ma lo avrà presto), è alto poco più di 50 centimetri e profuma di abete.

    A scolpirlo, con una motosega, ci hanno pensato i boscaioli della Valtellina durante una competizione; a donarlo al Meyer, invece, sono stati Cesare Dotti, il padre di un bambino seguito dalla Diabetologia dell’ospedale pediatrico, e la sua famiglia.

    Quando ha visto la scultura di questo simpaticissimo cane ha subito pensato ai quattro zampe coinvolti nel progetto pilota che la Regione Toscana ha creato per addestrare cuccioli in grado di riconoscere, con il solo fiuto, il sopraggiungere di una crisi ipoglicemica legata alla terapia per il diabete.

    Questa mattina, la statua che simboleggia i preziosi cani da allerta medica, è stata inaugurata nel giardino davanti alla Hall Serra del Meyer. Alla cerimonia erano presenti il direttore amministrativo dell’AOU Meyer IRCCS, Lorenzo Pescini, il direttore della Scuola cani guida per ciechi, Massimo Bugianelli, e il dottor Lorenzo Lenzi, della diabetologia pediatrica dell’AOU Meyer IRCCS. È stata una piccola grande festa che ha visto anche la partecipazione di alcuni dei piccoli pazienti con le loro famiglie. E, ovviamente, i tenerissimi quattro zampe della Scuola di addestramento di Scandicci.

    Il progetto pilota della Regione Toscana. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Scuola Cani Guida, l’ospedale Meyer di Firenze, l’Unità di Igiene urbana veterinaria dell’Azienda Usl Toscana Centro e il settore “Igiene, sanità pubblica e veterinaria” della Regione, ma prevede anche il coinvolgimento del Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali che fa capo al Ministero della Salute.

    Grazie alla lunga esperienza degli istruttori della Scuola nazionale cani guida per ciechi di Scandicci, un gruppo di labrador e golden retriver vengono allenati a fiutare le crisi ipoglicemiche: una volta formati, i quattro zampe vengono messi a disposizione di bambini e ragazzi con diabete.

    L’obiettivo è quello di offrire a famiglie e piccoli pazienti una sicurezza in più, con benefici anche psicologici.

    I cani, con il loro fiuto, sono in grado infatti di carpire le variazioni nella concentrazione di taluni composti organici volatili prodotti da una persona in prossimità di uno stato di crisi da diabete e sono stati istruiti, quando accade, a dare l’allarme con un segnale convenzionale prestabilito.

    Garantiscono un doppio aiuto: oltre all’evidente funzione ‘salvavita’ c’è anche un aumento del livello di autonomia ed indipendenza della persona. Il progetto è partito alla fine dello scorso anno e adesso, dopo tante ore di lezione, quattro cuccioli hanno fatto il loro ingresso in famiglia.

    Presso il Meyer di Firenze sono seguiti oltre mille bambini con diabete e ogni anno si registrano cento nuove diagnosi.

    Concorso per il nome

    Il direttore amministrativo Lorenzo Pescini ha lanciato un piccolo concorso tra i bambini seguiti dalla Diabetologia per scegliere il nome della statua. Il nome del nome del vincitore sarà proclamato in occasione della Giornata mondiale per il diabete.

    “Sono importanti i simboli e la statua che viene inaugurata oggi – commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – non solo testimonia gli importanti risultati raggiunti da questo progetto, che ha visto agire insieme Meyer, Scuola cani guida e Asl, ma più in generale la qualità delle risposte che è in grado di dare alla comunità il nostro sistema sanitario e la sua capacità di lavorare in squadra”.

    “E’ motivo di particolare orgoglio – ha aggiunto – ogni volta che il nostro saper fare e le nostre eccellenze si applicano all’obiettivo di garantire cure ai bambini e alle bambine. Anche in questo campo, quello dell’utilizzo dei cani da assistenza, abbiamo aperto una strada che offriamo al nostro Paese. E di questo ringrazio tutti i protagonisti”.

    “Questa cerimonia – ha sottolineato il presidente della commissione sanità del consiglio regionale Enrico Sostegni – racconta l’importanza della Scuola Cani Guida di Scandicci, il valore crescente che questo servizio, che vede la Regione, l’ospedale Meyer e l’Asl insieme, ha acquisito grazie alla sua capacità concreta di dare risposte ai bisogni dei cittadini. Alla statua che abbiamo inaugurato oggi affidiamo un messaggio per tutte e tutti coloro che avranno l’occasione di vederla”.

    “Permetterà a chi non lo conosce ancora – ha aggiunto – di scoprire il progetto pilota avviato in Toscana negli scorsi anni in quanto ad assistenza a bambine e bambini affetti da diabete, permetterà di far comprendere anche il valore umano di un servizio che offre, accanto a un’assistenza sanitaria, una relazione importa fra il paziente in età pediatrica e il suo cane guida. Grazie a chi ha reso possibile questa sperimentazione, mettendo a disposizione competenze e risorse”.

    “Per noi una doppia festai – sono state le parole del direttore amministrativo dell’AOU Meyer IRCCS, Lorenzo Pescini – perché con questa inaugurazione celebriamo il rapporto di profonda amicizia sia tra l’uomo e il cane che tra il nostro ospedale e le sue associazioni”.

    “La diagnosi di diabete è una tempesta che arriva all’improvviso in una famiglia, sconvolge i ritmi e impone dei cambiamenti nella quotidianità – ha spiegato la dottoressa Sonia Toni, responsabile della Diabetologia pediatrica dell’AOU Meyer IRCCS – Il continuo altalenare della glicemia richiede frequenti decisioni terapeutiche. In questo altalenare, l’ipoglicemia rappresenta una barriera alla ottimizzazione del controllo glicemico. Avere un “amico a quattro zampe” che ti avverte e ti sorveglia è un aiuto importante che dà una sicurezza in più sia ai ragazzi che ai genitori”.

    “La Scuola cani guida della Regione Toscana è giustamente orgogliosa di aver partecipato attivamente a questo bellissimo progetto – ha concluso Massimo Bugianelli, direttore della Scuola cani guida per ciechi – anche perché in questo modo ci è stata data la possibilità di allargare il campo dei nostri interventi. Così da ora in poi, oltre all’istruzione e consegna dei cani guida, all’educazione ed istruzione di cani di assistenza per disabili motori e agli interventi assistiti (cosiddetta pet-therapy) nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie toscane, la Scuola ha acquisito le competenze e l’esperienza idonee per istruire cani da allerta medica per persone affette da diabete”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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