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martedì 22 Luglio 2025
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    Coop Greve in Chianti: in pensione il primo macellaio della cooperativa, Francesco Vermigli

    Entrò in cooperativa nel 1998, ancor prima dell’apertura del reparto macelleria, proprio per organizzarlo e prepararlo

    GREVE IN CHIANTI – Sabato 31 maggio è stato l’ultimo giorno di lavoro di Francesco Vermigli, il primo macellaio della Coop di Greve in Chianti.

    Dopo 27 anni di lavoro in cooperativa e 43 anni complessivi di lavoro è andato in meritata pensione per dedicarsi ai suoi hobby preferiti: la fotografia, le riprese video ed audio e quant’altro di tecnologico ci sia.

    Francesco Vermigli entrò in cooperativa nel 1998, ancor prima dell’apertura del reparto macelleria, proprio per organizzarlo e preparare il nuovo supermercato che poi aprì in viale Vittorio Veneto nella primavera del 1999.

    Con la sua gentilezza e la sua competenza ha insegnato il mestiere a tanti ragazzi che si sono succeduti e formati sui banchi dei negozi di Greve e Panzano in Chianti: la qualità della nostra carne è fatta anche dalle capacità espresse da Francesco, capacità sicuramente trasmesse a tutto il gruppo.

    Nel corso degli anni è andato ad aiutare varie altre cooperative in difficoltà e la sua esperienza è stata preziosa anche per loro.

    Siamo sicuri che mancherà ai nostri clienti per la fiducia conquistata con i suoi consigli culinari e non solo ed il carattere sempre affabile.

    In un tempo in cui è difficile parlarci e vedere in faccia chi ci prepara il cibo, il viso sorridente di Francesco è stata la migliore immagine della nostra cooperativa.

    “Abbiamo cercato di trattenerlo ancora un po’ ma ci ha solo promesso che per tante attività extra potremmo averlo al nostro fianco – dice il presidente Fabio Baldi – fresco di riconferma alla guida della cooperativa”.

    “Sappiamo di perdere uno dei pilastri della cooperativa – ammette Baldi – ma sappiamo anche che della sua esperienza, delle sue competenze e della sua gentilezza hanno già fatto tesoro gli altri colleghi ed in particolare i tanti giovani che ora formano il reparto macelleria”.

    “Per questo – conclude – non possiamo che augurare a Francesco di godersi la meritata pensione”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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