SAN CASCIANO – “Il Pd di San Casciano con toni trionfalistici ha annunciato di aver votato un ordine del giorno per sospendere i rapporti commerciali con Israele. Una vera e propria mistificazione della realtà. Il Partito democratico e la maggioranza non hanno in realtà prodotto alcunché, se non un atto di opportunismo politico della peggior foggia”.
E’ durissima la presa di posizione del gruppo di opposizione Sinistra Progetto Comune San Casciano, in seguito al consiglio comunale di lunedì 28 luglio.
“L’ordine del giorno infatti – spiegano – nasce da una nostra mozione, nella quale si chiedeva una presa di posizione chiara all’amministrazione: la sospendere dei rapporti istituzionali ed economici con enti, società e aziende israeliane o a capitale israeliano”.
“Si specificava anche – riprendono – che, come tutte le iniziative di boicottaggio, sanzionamento e disinvestimento, non vi fosse ovviamente l’intento di danneggiare individui, famiglie o comunità, ma di inviare chiari segnali al governo Netanyahu e al potere politico e militare israeliano”.
“Non solo – prosegue SPC San Casciano – l’interruzione dei rapporti prospettata lasciava comunque la porta aperta a tutte le iniziative volte a fermare il genocidio e i crimini del governo, provenienti dagli enti israeliani. Nonostante ogni cosa fosse chiaramente esplicitata nel testo, la maggioranza si è prodotta in un’operazione demagogica finalizzata a nascondere la propria incapacità e il solito doppio standard rispetto a decisioni politiche scomode”.
“Il Comune di San Casciano infatti – ricordano -, dal 2013 è gemellato con Rosh Pina, un Comune che da sempre si è distinto per l’appoggio al progetto di colonizzazione della Palestina e si è anche rivelato, negli anni 40 del secolo scorso, base d’appoggio per l’Irgun e per l’Hagana (due formazioni paramilitari terroristiche israeliane)”.
“Per non interrompere istituzionalmente il gemellaggio con l’ente israeliano – accusano – la maggioranza si è esibita in un vero è proprio numero da circo: prima ha preso la mozione presentata da Sinistra Progetto Comune presentandola seduta stante in forma emendata ad hoc in una maniera che ne ha distorto il senso, rendendolo un atto molto meno incisivo.
Infine ha votato “il proprio atto”, rigettando la mozione originaria”.
“Il paravento ideologico è il solito – rimarcano da gruppo di opposizione in consiglio comunale – quello di una posizione equidistante tra aggressore e aggredito, con posizioni politiche e memoria selettiva a seconda della convenienza, si parla genericamente di pace, si cita nuovamente l’anacronistica posizione de “due popoli due stati”, quando ormai la realtà ha superato ogni dichiarazione di comodo, come dimostrano la recente risoluzione del Parlamento Israeliano sulla volontà di annettere completamente la Cisgiordania. Non solo, la situazione umanitaria di Gaza e dei territori occupati, completamente rasi al suolo da una delle operazioni militari più disumane della storia dell’intero genere umano, soprattutto perché quasi completamente sulla pelle di civili e bambini indifesi”.
“Ancora una volta la maggioranza e la giunta dell’amministrazione comunale – rincarano – si sono scoperte “più realiste del re”, riuscendo a farsi sorpassare a sinistra da praticamente tutti i propri politici, sia in ambito locale che nazionale, i quali stanno sempre più prendendo posizione e chiedendo l’interruzione dei rapporti istituzionali con il paese governato dal governo sionista”.
“Innumerevoli infatti sono le prese di posizione a ogni livello rispetto al genocidio palestinese – ricordano – sia di esponenti locali che nazionali del Partito Democratico i quali, nonostante i rapporti con Israele, si sono visti obbligati a non poter più difendere l’indifendibile. A San Casciano invece ci si riesce benissimo”.
“Il Partito democratico e la maggioranza – incalzano da Sinistra Progetto Comune San Casciano – si distinguono nuovamente in negativo tenendo una posizione “di comodo” riguardo un fatto che farà tristemente storia e che sarà accomunato né più né meno alle altre grandi tragedie umane: dall’Olocausto ebraico, all’apartheid sudafricano, al genocidio armeno e ad ogni ecatombe civile della storia dell’umanità”.
“Alla base della vita pubblica dovrebbero esserci valori universali – concludono – di fronte ai quali ogni tatticismo politico, ogni posizione di comodo dovrebbero cadere ed essere messi in secondo piano. Solo chi è ipocrita e ignavo può accomunare aggressori e aggrediti. Non basta la luce fioca di una candela a rischiarare tutto il sangue versato dai palestinesi, non bastano le fiaccolate a diradare la polvere delle macerie di Gaza. Ci vogliono atti politici concreti, invece di vuota retorica da politicanti. Atti che l’amministrazione di San Casciano non ha il coraggio di fare”.
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