CHIANTI FIORENTINO – Le amministrazioni comunali e le comunità dell’Unione del Chianti fiorentino, aperte, solidali, sensibili, impegnate quotidianamente a promuovere e valorizzare i diritti delle persone ed in particolar modo quelli dei più deboli, hanno spalancato le ‘porte’ del cuore civico di un’intera area della Toscana.
Piazze, giardini, impianti sportivi, edifici e spazi pubblici sono stati messi a disposizione per accogliere alla delegazione dei bambini e delle bambine Saharawi ed i loro accompagnatori, riconoscendoli come piccoli ambasciatori e ambasciatrici di Pace.
Ancora una volta il Chianti fiorentino, che da trent’anni è impegnato a realizzare una visione inclusiva e tendere una mano concreta, attraverso il lavoro instancabile del Comitato Selma 2.0, diretto in passato da Costanza Sanvitale, oggi da Sara Tozzi, una giovane che prima di prendere le redini dell’associazione era stata (con la sua famiglia) una delle realtà ospitanti dei bambini Saharawi a casa propria, conferma la propria volontà di abbattere barriere e costruire ponti di dialogo e fratellanza con coloro che hanno più bisogno.
Al centro di questo lungo percorso umanitario il popolo Saharawi con il quale i comuni chiantigiani hanno stretto un solido e longevo legame di cooperazione, finalizzato a sostenere la causa di un diritto riconosciuto e confermato su scala internazionale dal Consiglio dell’Onu, ovvero l’autodeterminazione del popolo originario del Sahara occidentale in esilio nei campi profughi in Algeria da oltre mezzo secolo.
I Comuni di San Casciano, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle hanno accolto 9 dei 30 bambini che, come ogni anno dal 1999, con l’arrivo della bella stagione, sono giunti in Toscana lo scorso 6 luglio, terra di accoglienza e cultura dei diritti, per trascorrere un soggiorno complessivo di circa due mesi.
I piccoli e le piccole di età compresa fra i cinque e i dieci anni sono stati accolti presso un immobile messo a disposizione dal Comune di Impruneta e per una decina di giorni, una delle tappe del percorso umanitario, sono stati coinvolti in esperienze, attività di carattere ludico e laboratoriale nei comuni del Chianti, firmatari del rinnovo del patto di amicizia con il popolo Saharawi sottoscritto alcuni mesi fa.
Lontani dal caldo, dalla polvere e dalle non facili condizioni di vita del deserto di Tindouf i bambini e le bambine hanno partecipato a spettacoli teatrali, sono stati protagonisti di momenti di divertimento, socialità e sport con i coetanei, quali partite di calcio, incontri, cene di solidarietà, laboratori artistici, escursioni a contatto con la natura e gite in piscina.
Ogni Comune ha poi accolto la delegazione offrendo doni e opportunità diverse.
Il sindaco Roberto Ciappi ha dato il benvenuto, a nome dell’amministrazione comunale sancascianese, nella sala consiliare del palazzo comunale e per le vie del centro storico, consegnando ai piccoli e alle piccole delle bottiglie di olio extravergine di oliva Dop Chianti Classico, gentilmente concesso dal Frantoio Pruneti.
Alla festa di accoglienza ha contribuito anche il circolo Arci di Mercatale che ha organizzato una cena solidale a base di pietanze Saharawi il cui ricavato sarà devoluto al Comitato Selma 2.0.
Anche a Greve in Chianti l’ospitalità è stata particolarmente calorosa nelle sedi istituzionali con il sindaco Paolo Sottani e la giunta comunale in sala consiliare, arricchita da vari momenti nei giardini pubblici, negli spazi del circolo Arci di Greve, dove i piccoli Saharawi hanno potuto svolgere varie attività e presso lo stadio di Strada in Chianti con la società calcistica Real Chianti che, con il sostegno dell’amministrazione comunale, ha allestito giochi sportivi e donato le divise da calcio e degli zainetti.
La società calcistica Chianti Nord ha organizzato una merenda e una cena con la partecipazione dei bambini e dei ragazzi del territorio che avevano preso parte all’iniziativa sportiva.
A Barberino Tavarnelle il sindaco David Baroncelli ha condiviso con la delegazione una cena in piazza Matteotti offerta dal circolo Arci La Rampa di Tavarnelle che ha consegnato ad ognuno degli ospiti del materiale scolastico. All’iniziativa hanno collaborato la A.S.D Unione Polisportiva Tavarnelle e la Misericordia di Barberino Tavarnelle.
“Siamo stati felici di accogliere anche quest’anno i bambini e le bambine Saharawi – dichiarano i sindaci Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli – per consentire loro di vivere esperienze importanti di scambio e fratellanza, quella offerta dal soggiorno chiantigiano non è stata soltanto una vacanza per i nostri piccoli ospiti, ma l’opportunità di un’alimentazione migliore, la possibilità di sottoporsi a dei controlli medici e di conoscere un ambiente diverso, l’obiettivo è anche quello di coinvolgere le nostre comunità e di sensibilizzarle sulla necessità di sostenere la causa Saharawi e la loro lotta pacifica per il diritto internazionale”.
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