BAGNO A RIPOLI – “Una notizia tristissima, con Alessandro Dei perdiamo una persona appassionata che ha dato tantissimo non solo a Firenze ma anche a Bagno a Ripoli dove per tanti anni è stato un punto di riferimento per intere generazioni di studenti”.
Cosi il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Alessandro Dei, 70 anni, professore dell’Isis “Gobetti Volta” e, fra le sue tante sfaccettature, personaggio di riferimento degli Azzurri di Santa Croce e del calcio storico fiorentino.
“Alessandro – ricorda Pignotti – è stato una delle anime del liceo sportivo, con tante idee, tante iniziative con cui spronava sempre i ragazzi e le ragazze ad avere fiducia in se stessi, a dare sempre il meglio, a credere nei valori più sani e più belli, a fare squadra, sia nella scuola che nello sport”.
“La sua energia – conclude Pignotti – la sua grande passione sono una perdita per tutti noi e ne sentiremo profondamente la mancanza. Ciao Alessandro”.
Da un sindaco a… un ex sindaco. Anche Francesco Casini, primo cittadino per dieci anni a Bagno a Ripoli dal 2014 al 2024, saluta con commozione Dei.
“Caro Alessandro – scrive in un post a lui dedicato sui suoi canali social – In questo momento faccio davvero fatica a trovare le parole, ma insieme al dolore riaffiorano tanti ricordi vissuti insieme”.
“Dal 2014 – prosegue – quando mi aiutasti a costruire la mia lista civica e ti candidasti al mio fianco per sostenermi nell’avventura che mi portò a diventare sindaco, sei sempre stato generoso con me. Da vero insegnante, allenatore, capitano. Negli anni da sindaco ci sei sempre stato: disponibile, presente, pronto ad aiutare le attività del Comune senza mai tirarti indietro”.
“Avevi un carattere schietto – ricorda Casini -a volte tosto e deciso, ma sempre sincero e onesto. Non potrò mai dimenticare la passione e l’impegno che hai messo, tre le tante fatte, nell’organizzare la visita di Rocco Commisso al liceo “Gobetti-Volta”: ci tenevi con tutto te stesso che i tuoi ragazzi potessero incontrarlo, ascoltarlo, fargli domande. Fu una bellissima iniziativa, che racconta bene il tuo modo di vivere il lavoro e i rapporti umani”.
“Poi – dice ancora l’ex sindaco, oggi consigliere comunale a Bagno a Ripoli – l’impegno per il calcio storico e per gli Azzurri, dove ci siamo ritrovati ancora nell’ultimo anno della mia esperienza in consiglio comunale di Firenze. Sempre con la stessa passione, con lo stesso entusiasmo”.
“Lasci un vuoto grande in tutti noi – conclude – nei tuoi migliaia di studenti per i quali sei stato più di un professore, un vero punto di riferimento, e in tutti gli amici del calcio storico. A Raffaella, ai tuoi figli, alla tua famiglia va il mio pensiero più affettuoso, con la gratitudine e l’amicizia che non verranno mai meno”.
Riportiamo qui di seguito anche il messaggio di cordoglio della sua altra grande famiglia, quella degli Azzurri di Santa Croce.
Oggi il popolo Azzurro, e tutta Firenze, si unisce nel ricordo di Alessandro Dei, un uomo che ha saputo lasciare un’impronta profonda non solo negli Azzurri, ma anche nell’Associazione 50’, di cui è stato anima e riferimento.
Con la sua passione, il suo entusiasmo e la sua visione, ha saputo dare linfa a una realtà importante per la nostra comunità, trasformandola in un luogo di incontro, di crescita e di valori condivisi.
Alessandro non è stato soltanto calciante, capitano e presidente degli Azzurri: è stato una guida, un fratello maggiore, un esempio di dedizione.
Lo ricordiamo sul campo e fuori dal campo, nei momenti di festa come in quelli di fatica, sempre pronto a donare energia e cuore.
Anche nelle prove più dure, Alessandro era lì, con il sorriso e con la forza che lo contraddistinguevano, capace di dare coraggio a tutti.
La sua forza, la sua voglia di vivere, la sua capacità di costruire comunità resteranno per sempre patrimonio degli Azzurri e di Firenze intera.
Oggi ci stringiamo nel dolore, ma anche nell’orgoglio di aver avuto accanto a noi un uomo che ha fatto della generosità e dell’amore per la sua città la sua missione.
Alessandro continuerà a vivere accanto a noi, nell’azzurro che ci unisce e nel nome di Fiorenza.
Il popolo azzurro abbraccia con affetto e vicinanza la sua famiglia, portando insieme a loro il ricordo e l’esempio di Alessandro, che non ci lasceranno mai.
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