FERRONE (GREVE IN CHIANTI) – A trovare la casa svaligiata dai ladri, martedì 30 settembre poco dopo le 21, è stata la moglie, che rientrava insieme ai tre figli piccoli.
Siamo al Ferrone, e stavolta a rimanere vittima dei topi di appartamento è stata la casa di Andrea Cuscito, consigliere comunale di opposizione (aderente alla Lega) nel gruppo di centrodestra Per il Cambiamento.
Il suo racconto è quello classico di casi del genere, purtroppo sempre simili, ma con un dettaglio che lo stesso Cuscito non esita a definire “preoccupante”.
Ovvero, ci spiega, “i miei biglietti da visita istituzionali sono stati volutamente (secondo me) messi sul mio letto. Non c’era altro sopra, se non questi. Peraltro li conservo in un’altra stanza, in un cassettino di una cabina armadio. Quindi sono stati volutamente presi e appoggiati in vista sul letto”.
“Si potrebbe quasi ritenere un atto intimidatorio – aggiunge – di qualcuno che mi conosce e sa quello che faccio. Che magari conosce le battaglie contro gli atti criminosi sul territorio, per il quale chiediamo da sempre maggiore sicurezza”.
“Non è stato certo piacevole – aggiunge – Ma se pensano di intimorirmi hanno sbagliato persona: certo, spiace soprattutto per la mia famiglia. Hanno lasciato le impronte sul letto dei miei bambini, hanno aperto le ante dei loro armadi. Ma abbiamo il sostegno della comunità del Ferrone e di tanti cittadini”.
Poi, riavvolge il nastro e torna a martedì sera: “Chi si è accorto di tutto è stata mia moglie, che rientrava verso le 21.15 circa, con i tre bambini, mentre ero in consiglio comunale”.
“Stiamo al primo piano – prosegue Cuscito – ha notato un chiavistello che non doveva essere inserito, appena entrata ha visto la casa a soqquadro. Ha chiamato me, il mio suocero, i carabinieri”.
“Nella denuncia che poi ho sporto presso la Stazione di Strada – racconta ancora il consigliere comunale – ho fatto verbalizzare la parte relativa al furto di oggetti preziosi, in oro e argento, del valore di alcune migliaia di euro, i danni alla porta finestra danneggiata. Ma anche il fatto di questi biglietti, che non mi sembrano messi a caso in quel modo”.
“Ho anche visionato delle telecamere di sorveglianza di una azienda vicina a casa nostra – sottolinea – A una certa ora si vedono due persone, molto sgranate, che arrivano dal parcheggio dove c’è il fontanello dell’acqua, per poi arrampicarsi sul muretto del mio vicino”.
Da lì scompaiono dalla telecamere ma, ci spiega Cuscito, “sono sicuramente passati da una casa in ristrutturazione vicino alla nostra, fino alla terrazzina da cui hanno forzato la porta finestra”.
“Sono usciti dopo circa un quarto d’ora – conclude – inquadrati sempre dalla stessa telecamera. Per delle immagini che, purtroppo, sono troppo sgranate per essere utili ai carabinieri”.
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