BADIA A PASSIGNANO (TAVARNELLE) – Il grande appuntamento atteso da anni per la riapertura del monastero vallombrosano di Badia a Passignano, fissato per sabato 12 aprile, era un evento da non perdere.
Così già un’ora prima le persone si sono ritrovate di fronte alla porta della chiesa abbaziale dedicata a San Michele Arcangelo: e l'attesa non è stata delusa. Quando alle 16.30 il grande portone si è aperto c’è stato una corsa con macchine fotografiche, tablet, telefonini per immortalare affreschi e quanto altro possibile. Rimasti nascosti gli occhi per quasi in decennio.
L’iniziativa, realizzata con il contributo della famiglia Antinori, è stata l’occasione per presentare il secondo volume dedicato ai tesori d’arte custoditi nella Badia della collana Biblioteca Storica Toscana, a cura della Deputazione di Storia Patria per la Toscana, dal titolo “Passignano in Val di Pesa. Un monastero e la sua storia. Arte nella chiesa di San Michele Arcangelo (secc. XV-XIX)" a cura di Italo Moretti (Leo S. Olschiki Editore), volume che è stato pubblicato con il contributo dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino.
"Sono molto contento della vostra presenza – ha detto padre Lorenzo Russo, pastore della comunità di Badia, aprendo la presentazione svoltasi sotto l’altare maggiore – che dà prestigio a questo luogo e a questa manifestazione culturale".
Moderatore Paolo Pirillo, che nel 2009 ha curato il primo volume “Passignano in Val di Pesa. Un monumento e la sua storia".
Ovviamente contento il sindaco di Tavarnelle Sestilio Dirindelli: "Permettetemi di esprimervi tutta la mia soddisfazione di essere in questo splendido luogo per un evento dell’amministrazione dopo tanti anni in cui non era stato possibile accedere all’Abbazia. Badia a Passignano è uno dei gioielli più preziosi nel territorio del nostro comune. forse il bene storico artistico e culturale più pregiato, tanto che spesso la Badia la usiamo come immagine, come simbolo".
"Naturalmente – ha proseguito – il patrimonio documentale storico e artistico di Badia è talmente vasto e importante che ci fa sperare che a questo volume che stiamo presentando, ne possano seguire altri. Magari dedicati anche allo splendido affresco nel cenacolo, “L’Ultima cena” di Domenico Ghirlandaio, al momento in restauro".
"Siamo davvero molto felici di questa ritrovata collaborazione – ha tenuto a sottolineare – anche perché siamo convinti che rappresenti un riconoscimento nei confronti della storia stessa dell’Abbazia e dell’Ordine dei Vallombrosani, che nella loro lunga storia sono stati sempre capaci di dialogare e instaurare importanti rapporti istituzionali e culturali con tutto il territorio circostante".
"Oggi – ha concluso – riporteremo anche la grande musica qui a Badia a Passignano: un piccolo passo indietro nel tempo perché tutti ricordiamo che qui, per anni, sono stati ospitati concerti di grandissimo livello con direttori di fama internazionale. Mi preme ribadire che tutto quello che noi andremo ad organizzare sarà fatto nell’assoluto rispetto nella natura di questo posto, che resta un luogo religioso".
A seguire hanno preso la parola padre Giuseppe Casetta Abate Generale, Italo Moretti, Sandro Gambuti, Antonio Natali, Nicoletta Matteuzzi, Marina Baretta assessore del Comune di Tavarnelle.
Il volume contiene i contributi di: Antonio Natali, Alessandro Cherubini, Laura Speranza, Elisabetta Cioni, Lucia Sacchetti, Lucia Bencistà, Lucia Aquino, Italo Moretti, Carlotta Brovadan, Francesca de Luca, Roberto Contini; le fotografie sono state eseguite da Lorenzo Bojola.
Al termine della presentazione la cerimonia si è spostata nella chiesa di S. Biagio per un concerto di musica classica di Franz Schubert op. 114 eseguito dai docenti dell’Accademia Malaspina, Tiziano Mealli (pianoforte), Alberto Bologni (violino), Chiara Folletto (viola), Andrea Nannoni (violoncello), Gabriele Ragghianti (contrabbasso).
Concerto particolarmente apprezzato dai presenti che hanno richiesto il bis con interminabili applausi. La serata è terminata con un momento conviviale offerto dall’Osteria di Passignano.
di Antonio Taddei
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